Borse in leggero calo e indici statunitensi piatti. Questo è lo scenario quando manca poco all'evento clou della settimana economica, ovvero l'intervento della presidente della Fed
Janet Yellen al forum di Jackson Hole.
Il discorso della presidente è previsto attorno alle 16 ora italiana, per cui ci siamo.
Intanto a
Wall Street il contratto sul Dow Jones e quello sul Nasdaq segnano un -0,02%, mentre il future sull’S&P500 è inchiodato sulla parità.
La situazione è sostanzialmente in sospeso proprio in vista di quello che dirà la Yellen relativamente ai
tassi di interesse. Lo dimostra il fatto che molti service hanno ridotto il numero di
segnali forex gratis in tempo reale, proprio per l'incertezza che domina il mercato.
Intanto in Europa questa mattina le borse hanno aperto in lieva calo, sulla scia dei risultati di ieri di Wall Streete e della piazza di Tokyo. In avvio a Francoforte il Dax scivola dello 0,19%, a Parigi il Cac40 cede lo 0,20% e a Londra l'indice Ftse 100 segna un -0,10%. La cautela regna sovrana tra gli
investitori, che attendono i numerosi dati macro previsti nel corso della giornata.
Proprio dal fronte macro arrivano i dati del sondaggio Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi. A settembre è segnato un rialzo a 10,2 punti, dai 10 punti del mese precedente. Si tratta dei massimi dal giugno 2015.
Dalla Gran Bretagna arriva invece un dato confortante sul PIL. E' in crescita dello 0,6% su base trimestrale, nel secondo trimestre dell'anno. La lettura odierna conferma quella preliminare, con crescita annua pari al 2,2%.
Riguardo invece il
mercato del lavoro, i nuovi report affermano che tra i soggetti che risultavano disoccupati nel quarto trimestre del 2015 all'interno della UE, il 15,4% (3 milioni) ha trovato un impiego nei primi tre mesi dell'anno. Lo ha reso noto oggi l'
Eurostat, l'ufficio statistico della Ue, precisando che il 65,7% (ossia 13 milioni di persone) sono rimaste ancora senza lavoro.
Il mercato delle valute e il petrolio
Circa i movimenti sui
mercati valutari, in tarda mattinata si è mosso poco. Il Dollar Index, che misura l'andamento del biglietto verde nei confronti del paniere delle principali valute, è in calo dello 0,14% a 94,637. Sullo yen scivola a 100,47, mentre scende dello 0,1% sull'euro, che galleggia in area 1,1290 dollari.
Riguardo al petrolio, prosegue la settimana altalenante delle quotazioni del greggio. Dopo che ieri c'era stato un breve rialzo, il barile di oro nero continua a deprezzarsi. Perde infatti lo 0,53% per quanto riguarda il Wti che al momento quota 47,08 dollari al Nymex. Scivola a 49,18 dollari il prezzo del Brent, in ribasso di circa l’1%.