giovedì 25 agosto 2016

Borse in lieve calo. Dati macro negativi per la Germania, sorride la Spagna

Sono tutti protesi al discorso che domani la presidente della FED, Janet Yellen, terrà a Jackson Hole. Il meeting prende il via oggi per concludersi sabato, ma il clou sarà l'intervento della Yellen, che è atteso da tutti. Si spiega anche così l'avvio molto timido delle borse Europee, che aprono in leggero calo. In avvio a Londra l'indice Ftse 100 scivola dello 0,36%, mentre a Francoforte il Dax cede lo 0,47%. Anche Parigi viaggia con il segno meno (0,59%). Dai listini asiatici invece giungono notizie di calo anche per la Borsa di Tokyo, che ha chiuso a -0,20%.

Dati macro

Intanto giungono alcune indicazioni a livello macro da Germania, Spagna e Francia. L'indice Ifo in Germania, che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi, si è attestato ad agosto a 106,2 punti, in calo rispetto ai 108,3 punti del mese precedente. Le attese erano per un dato a 108,5.
Dalla Spagna arrivano invece notizie buone, visto che è in crescita (0,8%) su base trimestrale il PIL nel secondo trimestre dell'anno. Un dato che è migliore rispetto alla precedente lettura che era stata +0,7%. Su base annua si conferma il progresso del 3,2%. Dalla Francia invece giunge il dato relativo alla fiducia delle imprese ad agosto. Si è attestato a 101 punti dai 103 precedenti. Gli analisti si attendevano un dato sostanzialmente invariato.

Petrolio

Per quanto riguarda il petrolio, intanto, ci sono degli scambi moderati nel corso del mattino. Ricordiamo che ieri l'Iran ha detto sì al vertice di Algeri, e questo aveva dato una spinta al rialzo per l'oro nero.
Al momento il future sul Wti è negoziato al Nymex in ribasso dello 0,06% a 46,74 dollari per barile. Quota a 48,94 dollari, invece, il barile di Brent, negoziato all’International Exchange di Londra.

La vicenda Mediaset

Chiudiamo con una notizia che riguarda l'Italia, e in particolare il titolo Mediaset. Oggi si riunisce il Cda di Vivendi per approvare i conti del primo semestre. Secondo le indiscrezioni di stampa, non dovrebbe formulare nessuna ipotesi di ricucitura dopo la rottura dell'accordo per l'acquisto di Mediaset Premium. Ricordiamo che il colosso francese ha ricevuto delle citazioni per danni depositate da Mediaset e Fininvest, per un importo di circa 2 miliardi di euro. Sempre riguardo Mediaset, sembra che Telefonica sarebbe pronta a dismettere l'11% che detiene nella pay-tv del Biscione.

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