giovedì 22 settembre 2016

Banche, la stoccata di Draghi (BCE): «Ce ne sono troppe»

Troppe banche in Europa, serve un consolidamento del settore. E' questo il succo dell'intervento del governatore della BCE Mario Draghi. In un discorso all'European Systemic Risk Board (il comitato europeo per la vigilanza sulla stabilità finanziaria), Draghi ha sostenuto che soltanto riducendo il numero degli istituti si potrà arrivare ad una maggiore efficienza del settore creditizio.

Draghi scuote le banche

Alla base di queste considerazioni, il presidente dell'Eurotower ha citato i profitti delle banche, che sono diminuiti notevolmente non solo per la crisi economica e i bassi tassi di interesse, ma anche dal sovraffollamento di banche. Riguardo proprio i tassi, Draghi ha ricordato che sono in calo da oltre due decenni per diversi fattori. Anche la politica monetaria accomodante può avere contribuito a questo trend, però si tratta di un effetto che avrebbe potuto essere compensato, nei bilanci delle banche, dai guadagni di capitale sul loro portafoglio di titoli a reddito fisso e dall’aumento dei prestiti e dal calo delle possibili perdite su crediti.

Riguardo al credito, Draghi ha sottolineato che le banche non dovrebbero essere le uniche a concederlo, poiché è dimostrato dai fatti che quei sistemi economici che si basano solo sul credito bancario escono con più fatica da una crisi. Ciò perché il credito bancario ha una natura pro-ciclica: cresce in periodi di espansione ma si contrae in periodi di stagnazione. Per questo motivo è cruciale che l'economia reale non attinga capitali solo dalle banche, ma anche da altri canali come il mercato dei capitali.

A proposito di banche, questa giornata di borsa a Piazza Affari è stata decisamente positiva, per la gioia dei trader online che hanno puntato sui titoli del settore (qui trovate informazioni e opinioni sul broker Lcg). Sono infatti andate su le azioni delle banche, tranne Ubi Banca (-0,82%). Banca Mps ha ridotto i guadagni allo 0,1%, con il mercato che rimane guardingo nei confronti della banca senese, che aspetta ancora di conoscere il futuro del proprio piano di rilancio. Ha frenato anche Unicredit, guadagnando sul finale solamente lo 0,47%.

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