Il commento di Renzi ai dati Istat
Il commento del premier Renzi dopo questi dati è stato prudente. «Ci sono dei segnali di ripresa. Però sono ancora pochi rispetto a quelli che vorremmo. Il debito cala di 0,5% sul Pil (da 132,7 a 132,2%). E' un dato che piace, anche se è chiaro che non si può pensare di cancellare il debito in un colpo solo. La strada è molto lunga ma ce la possiamo fare. Possiamo ingranare la marcia giusta e rimetterci in moto, ma soltanto se tutti andiamo nella stessa direzione».Riguardo alla pressione fiscale, l’Istat sottolinea che nel 2015, in rapporto al Pil, si è attestata al 43,4%. Un valore che la lascia invariata rispetto al dato del 2014. Dato tutto sommato positivo, visto che nelle stime di aprile scorso la previsione era a 43,5%. Infine, per quanto riguarda il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici, c'è stata una crescita dello 0,9% sia in valore nominale, sia in termini di potere d’acquisto. Contemporaneamente, la spesa per consumi finali è cresciuta dell’1,5%, determinando un calo di 0,6 punti percentuali della propensione al risparmio.
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