Secondo quanto riferisce la stessa Ilva in una nota, quel nastro «risultava danneggiato ed era stato fermato nella notte per consentire l'intervento di riparazione. Era così stato messo in sicurezza e privato di alimentazione elettrica. Tuttavia, durante la rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall'operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e ha finito per trascinare con sé l'operaio».
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sabato 17 settembre 2016
Lavoro, altra tragedia. Operaio muove all'Ilva travolto da un nastro trasportatore
Si è consumata di primo mattino l'ennesima tragedia sul lavoro. All'Ilva di Taranto, un operaio è rimasto schiacciato da un nastro trasportatore dell'altoforno 4 che stava ripristinando. Si chiamava Taranto Giacomo Campo, era un 25enne di Roccaforzata (Taranto).
Secondo quanto riferisce la stessa Ilva in una nota, quel nastro «risultava danneggiato ed era stato fermato nella notte per consentire l'intervento di riparazione. Era così stato messo in sicurezza e privato di alimentazione elettrica. Tuttavia, durante la rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall'operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e ha finito per trascinare con sé l'operaio».
Secondo quanto riferisce la stessa Ilva in una nota, quel nastro «risultava danneggiato ed era stato fermato nella notte per consentire l'intervento di riparazione. Era così stato messo in sicurezza e privato di alimentazione elettrica. Tuttavia, durante la rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall'operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e ha finito per trascinare con sé l'operaio».
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