giovedì 3 novembre 2016

Business: IKEA boom in Italia, pronte nuove 16 aperture di centro merci

L'Italia funziona come business per IKEA. Siamo infatti il quinto paese per vendite dell'azienda svedese, che dopo un periodo di crisi ha ricominciato a marciare spedita verso i profitti. Tanto che il colosso dell'arredo ha programmato già nuove aperture a Perugia, Arese, Cagliari e Verona e nel frattempo darà avvio anche a 16 nuovi centri di ritiro merci in diverse città italiane entro il 2017. Nel frattempo, anche le vendite sul canale online sono cresciute, superando i 50 milioni (+38%).

I dati di IKEA business

Complessivamente i risultati del business Ikea funzionano. I ricavi sono stati ben 1,709 miliardi di euro nel 2016, con una crescita del 4,5% a rete corrente e del 3,7% a rete costante. A livello di componenti, sono i mobili quelli che generano il fatturato maggiore: 57%. Mentre i complementi d’arredo si fermano al 43%.
Il numero di clienti serviti nell’esercizio concluso sono stati 19,7 milioni, ognuno dei quali ha pagato in media 81,2 euro. Quando invece gli acquisti sono stati fatti online, la spesa media è quasi stata il doppio: 159 euro.
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L'idea di base del business di IKEA, ovvero quella di rendere il cliente sempre più "progettista" del suo mondo, continua a funzionare. E in più ci sono le proposte innovative, come la coltivazione idroponica, ovvero quella che permette di coltivare in casa erbe aromatiche e insalata. E in più annunciano un nuovo sistema di montaggio per i mobili, tutto a incastro.

Come detto, l’Italia è diventata un perno importante per IKEA, dal momento che siamo il quinto Paese per vendite. Abbiamo superato Russia e Svezia. a livello di forniture, siamo invece il terzo paese dopo Cina e Polonia. Funziona anche Ikea Food (ristorante, bar e alimentari) che ha sviluppato ricavi per circa 97 milioni.

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