mercoledì 24 maggio 2017

Mercati "insensibili" agli attacchi terroristici. Borse tutte in positivo

Gli attentati terroristici non fanno più effetto sulle piazze finanziarie. Lo ha confermato quel che è successo a Manchester, che ha preceduto una giornata da massimi storici per molti listini di Borsa. Ma non è una questione di cinismo, più semplicemente gli attacchi ormai non fanno più effetto a livello di mercati, se è vero che nel 2016 sono stato quasi 200 le vittime di attentati terroristici nei soli Paesi occidentali, ma non c'è mai stato alcun impatto sulle Borse nei giorni seguenti. Ricordiamo anche che molto prima, a gennaio 2015 dopo l'attacco al giornale satirico Charlie Hebdo, le Borse europee guadagnarono il 2,75% dopo un giorno e l’1,94% in una settimana.

Gli attentati non spaventano più i mercati 


Così è successo anche ieri. Dopo l’attacco di Manchester, i listini europei hanno tutti archiviato la seduta in rialzo, senza accusare alcuna reazione emotiva. Quella che teoricamente avrebbe dovuto essere la più colpita, ovvero Londra, a metà mattinata di ieri viaggiava quasi mezzo punto percentuale in rialzo. Insomma, per tutti ieri è stato un normale giorno di contrattazioni.

Il motivo per cui le piazze finanziarie sono ormai fredde di fronte a certi eventi è da ricercare anzitutto nella loro ininfluenza rispetto all'economia. Se non c'è incidenza macro, allora non c'è incidenza sulle piazze finanziarie. Secondo le statistiche di Thomson Reuters, le aziende del Vecchio continente nel primo trimestre hanno registrato profitti in crescita del 13,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo sì che interessa agli investitori.

Inoltre sapendo che in passato non c'è stata alcuna reazione negativa, nessuno più scommette al ribasso quando si verificano episodi del genere. Neppure gli speculatori più cinici lo fanno.

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