lunedì 1 maggio 2017

Petrolio, continua ad aumentare l'instabilità del mercato

Il mercato del petrolio continua a vivere fasi alterne, anche se la pressione continua ad aumentare. Tuttavia qualcosa di positivo si intravede nel mercato cinese. Questo nonostante le importazioni abbiano raggiunto livelli record, il livello degli stock è sceso ai minimi da 4 anni. Questo parrebbe far intendere che i tagli tagli produttivi dell’Opec stanno avendo effetto. Gli stock commerciali in Cina sono calati del 2,2% da febbraio, giungendo a 28,73 milioni di tonnellate, ossia circa 204 milioni di barili. Lo ha riferito l'agenzia statale Xinhuaha, che riferisce anche un lieve calo delle giacenze di prodotti raffinati.

Andamento del mercato del petrolio

Il mercato petrolifero è tornato ad essere molto instabile, anche perché ci avviciniamo al momento in cui bisognerà prolungare le intese OPEC per ridurre la produzione. Intanto il prezzo del barile nel 2017 continua una fase di ribasso, che in questi primi mesi del nuovo anno ha toccato quasi il 10%, e anche gli investitori cominciano a stare alla larga dal mercato (per un'analisi delle migliori piattaforme trading online confronto si veda qui).

Nel complesso però, rispetto a un anno fa si sta molto meglio. Il valore del Brent tra gennaio e marzo è stato di 53,7 dollari al barile in media, il 58% in più rispetto alla quotazione che c'era durante lo stesso periodo di un anno fa (si vedano i dati del broker Plus500 affidabile). Questo incremento trimestrale non si registrava addirittura dal 2012.

Dal punto di vista tecnico, dopo un fine settimana privo di eventi in grado di causare volatilità, la quotazione del petrolio ha cominciato questa settimana rimanendo stabile. La scorsa settimana il prezzo del petrolio greggio è affondato ai minimi delle ultime quattro settimane, sotto il peso di una produzione USA in aumento e di segnali di un’offerta globale in crescita. Solo nell'ultimo giorno di negoziazioni c'è stato un lieve recupero: +0,6% Wti a 49,28 dollari al barile.

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