sabato 11 novembre 2017

Tassa sui rifiuti gonfiata: un errore ha fatto pagare il doppio in molti Comuni


Scoppia il caos TARI, ovvero la tassa sui rifiuti. Un errore nel computo della quota variabile del tributo ha fatto sì che negli ultimi 5 anni molti cittadini italiani di diversi Comuni hanno visto l'importo della tassa all'incirca raddoppiato. La grave irregolarità è stata svelata dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, durante una seduta di "question time" a Montecitorio, su richiesta del deputato Giuseppe L'Abbate (M5S). Cosa ancora più grave, nella richiesta si faceva riferimento a un problema evidenziato addirittura 3 anni fa da un articolo del Sole24ore.

L'errore di calcolo


Dove sta l'errore? Nella quota variabile legata al numero degli abitanti della casa (la quota fissa invece è legata alla metratura della casa). La parte variabile del tributo andrebbe infatti calcolata una sola volta sull'insieme di casa e pertinenze, tenuto conto del numero dei familiari. Chi ad esempio ha una casa con cantina e garage, dovrebbe pagare le quote fisse rispettivamente di casa, garage e cantina ma soltanto una ed una sola quota variabile. Invece in molti Comuni la quota variabile è stata calcolata su ciascuna pertinenza, facendo così aumentare a dismisura l'importo, anche fino al doppio del dovuto.




L'errore sarebbe stato commesso anche da Comuni di grosse dimensioni come Milano, Genova e Napoli. Il Movimento Difesa del Cittadino ha lanciato una campagna ('SOS Tari') per chiedere i rimborsi. Per aderire basta inviare una mail alle sedi locali, sulla base della quale l'associazione si occuperà di verificare gli avvisi di pagamento e inviare l'istanza di rimborso al municipio competente.

Le vicissitudini della Tassa sui rifiuti



Va detto che la vita della tassa sui rifiuti non è nuova a turbolenze. Poco tempo fa la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di disservizio grave e perdurante nel tempo, la vecchia Tarsu andava ridotta al 40%, insomma si aveva diritto a uno sconto (il caso riguardava Napoli, per i disservizi nel 2008). Ma più di recente (un paio di mesi fa) anche il Consiglio di Stato si era pronunciato sulla Tari, stabilendo che è illegittimo il criterio che penalizza chi viene da fuori, facendo cioè agare di più a chi non è residente.

La beffa però è nel finale della storia. Malgrado questo caos, la Tari potrebbe subire dei rincari perché sono previsti nel disegno della legge di bilancio 2018.

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