sabato 2 dicembre 2017

Tasse su immobili, agli italiani costano 40 miliardi l'anno

In Italia c'è un patrimonio immobiliare molto ricco... per lo stato. Dalle tasse su immobili infatti ogni anno l'erario incassa circa 40 miliardi di euro. E anche se rispetto al 2015 il gettito è leggermente diminuito (di 3,7 miliardi) per via dell'eliminazione della TASI sull'abitazione principale, rimane comunque una bella cifra. L'ha evidenziato il centro studi della CGIA (Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre).

Il conto delle tasse su immobili

Ma come si arriva a questo importo? Anzitutto ci sono 9,1 miliardi di euro di gettito generati dagli immobili redditivi (quindi Irpef, Ires, imposta di registro/bollo e cedolare secca). A questo vanno sommati i 9,9 miliardi che giungono dai trasferimenti di immobili (Iva,  imposta di registro/bollo, imposta ipotecaria/catastale, imposta sulle successioni e sulle donazioni). La fetta più consistente (21,2 miliardi) arriva però dalla tassazione diretta per il possesso dell'immobile (Imu, imposta di scopo e Tasi).

I problemi connessi alle tasse

La CGIA evidenzia che il sistema di prelievo riferito ai beni immobili crea dei grossi problemi. Poco tempo fa acquistare una abitazione o un immobile strumentale veniva vissuto come un investimento, mentre adesso le tasse stanno trasformando tutto in un incubo per i proprietari. Tra Imu, Tasi e Tari, ad esempio il carico fiscale è diventato enorme.
Ad esempio, il passaggio dall'Ici all'Imu ha di fatto raddoppiato il prelievo fiscale. Negli ultimi 6 anni infatti si è passati da un gettito erariale di 4,9 miliardi a ben 9,7 miliardi.

Inoltre molti proprietari di seconde o terze case e di immobili ad uso economico sono sconfortati dnon soltanto dal carico fiscale, ma pure dalle modalità di pagarle. Spesso infatti l'apparato burocratico che attanaglia queste operazioni le rende pesanti da affrontare. La Banca Mondiale ha evidenziato che per pagare le tasse in Italia sono necessarie 238 ore all'anno. Praticamente un mese lavorativo.

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