lunedì 8 gennaio 2018

Corona Norvegese, possibili rialzi in vista dopo il crollo

Dopo un periodo di dubbi e incertezze, sembra che i trader potrebbero cominciare a ritrovare fiducia nella Corona Norvegese. Dal 21 dicembre il NOK è sceso costantemente nei confronti dell'euro, passando dal possibile superamento della soglia psicologica di 10.000 a un molto contenuto 9.664 (minimi di circa 2 mesi). Malgrado questo, la maggior parte delle banche d'investimento ha conservato un atteggiamento piuttosto rialzista. Ci si aspettava un rialzo soprattutto in virtù della crescita del prezzo del petrolio. Cosa che non è accaduta. Adesso però la mancanza di correlazione tra Nok e petrolio sembra essersi conclusa, e dal momento che l'oro nero dovrebbe essere consolidato oltre i 60 dollari, si può tornare a comprare Corone.

I driver della coppia euro corona norvegese

L'euro, la Corona Norvegese ma anche quella Svedese sono stati tra le valute G10 con le migliori performance negli ultimi tempi. Basta fare una apertura conto Plus500 registrazione e si potrà verificare questo aspetto sui grafici. All'orizzonte sembra esserci maggiore resilienza da parte di queste valute, anche alla luce dei dati sull'attività economica della zona euro e dei dati CPI per la Scandinavia. Tuttavia, per l'euro sembra potersi dire che sono già valutati e prezzati dal mercato molti fattori positivi. Il che fa credere che presto potrebbe esserci un rallentamento se non una inversione del trend rialzista. Per questo motivo il NOK e il SEK potrebbero salire in futuro.

C'è anche un altro aspetto che fa ritenere possibile una perdita di slancio dell'euro. Esaminando i dati di Dukascopy, si vede che dal un punto di vista del posizionamento, il rapporto COT del CFTC indica che c'è un considerevole accumulo di posizioni long sulla valuta europea (qui c'è una guida su come funziona Dukascopy Ecn broker recensione). Si sta cioè assistendo a uno sbilanciamento dal lato dei compratori, rispetto alla massa delle posizioni short. Questo potrebbe preannunciare una inversione delle posizioni, che tenderanno al riequilibrio. E quindi a un calo della coppia euro-corona norvegese.

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