mercoledì 14 febbraio 2018

Dollaro, sprint nel Forex dopo i dati sull'inflazione USA

L'inflazione mette il turbo al dollaro sui mercati valutari. Il biglietto verde ha infatti avuto una accelerazione dopo la diffusione dei dati sull'inflazione Usa di gennaio. Secondo la rilevazione del Bureau of Labour Statistics (BLS), i prezzi al consumo sono saliti a gennaio dello 0,5%. Una crescita che è andata oltre le attese del mercato che si era fermato al +0,3%. Cresce anche il dato core (0,3%), mentre l'inflazione su base annua rimane stabile al +2,1% (dato core al +1,8%). Anche questo dato è maggiore rispetto alle aspettative.

L'impatto sul dollaro


Questo risveglio dell'inflazione ha spinto i mercati ad aumentare la possibilità che la FED possa accelerare il percorso di normalizzazione dei tassi. La Fed potrebbe quindi avviare una stretta monetaria ancora più decisa, con quattro aumenti dei tassi quest'anno rispetto ai tre preventivati fino a una settimane fa. Per questo motivo il dollaro è cresciuto subito sul mercato valutario. La coppia euro-dollaro è arrivata anche sotto quota 1,23, ed il grafico di renko strategia trading system ha scalinato verso il basso con decisione.

Il sussulto si è fatto sentire anche sul Dollar Index, ovvero l'indice che misura la variazione del biglietto verde rispetto alle valute principali. E' infatti tornato rapidamente a 90,01 con un balzo dello 0,30 per cento. Chi ha settato bene i parametri indicatore Supertrend strategia, avrà fatto dei buoni affari oggi. In calo sul dollaro anche la sterlina, che perde quasi mezzo punto percentuale. Invece lo Yen giapponese mantiene l'intonazione forte delle ultime sedute da bene rifugio.

Questo stato di cose ha inoltre messo sotto pressione i listini finanziari, che temono un atteggiamento meno accomodante da parte della Federal Reserve. Dopo lo sbandamento iniziale, comunque, Wall Street è tornata in territorio positivo spingendo anche le Borse europee.

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