mercoledì 13 giugno 2018

Federal Reserve al centro dell'attezione: c'è il rialzo dei tassi

Il dollaro USA rimane sostanzialmente stabile, nel giorno in cui la Federal Reserve deciderà per il rialzo dei tassi. Il secondo dall'inizio del 2018. Gli investitori sono tutti protesi verso questo appuntamento, anche se dalla riunione del Fomc non ci si attendono sorprese. La Federal Reserve alzerà i tassi d’interesse di breve termine di 25 punti base, fino a quota 1,75-2%. L'evento è tuttavia già stato prezzato dai mercati, che invece aspettano soprattutto di conoscere gli orientamenti dell'istituto centrale americano riguardo al futuro. Ci sarà o meno un cambiamento delle aspettative sulla politica futura?

Cosa aspettarsi dalla Federal Reserve

La notizia potrà essere desunta dall'aggiornamento che il Fomc farà circa le previsioni economiche e finanziarie. Gli ultimi report sono molto positivi. L'economia USA va a gonfie vele, l’inflazione sta salendo verso il target fissato dalla FED (2%) mentre il tasso di crescita del PIL s'è mosso in aumento. Cosa succederà allora?

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Difficilmente i funzionari della Fed faranno il passo più lungo della gamba. Non si sbilanceranno di certo rispetto al percorso di 3 rialzi fissato l'inverno scorso. Al più cominceranno gradualmente a ipotizzare una mossa accelerata. Ma comunque l'approccio sarà molto cauto, visto che permangono molte incertezze nello scenario. Difficilmente vedremo quindi grosse scosse al dollaro (chi conosce l'indicatore Chaikin money flow come funziona dovrebbe tenerlo d'occhio).

Tra i fattori di incertezza che l'istituto americano terrà in considerazione, c'è la riduzione del bilancio che è cominciata solo qualche mese fa (parliamo di $4,5 mila miliardi). In secondo luogo, il miglioramento del mercato del lavoro ancora non ha esercitato una pressione sufficiente sulle retribuzioni reali, il cui aumento è blando. L’aumento delle pressioni inflattive ha eroso gli aumenti delle retribuzioni.

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