martedì 7 maggio 2019

Caos Turchia: le elezioni si rifaranno a giugno. Lira a picco contro il dollaro

Arriva una nuova bufera politica ed economica sulla Turchia. Il Consiglio Elettorale Supremo ha infatti accolto il ricorso presentato dal partito Apk del presidente Erdogan, che aveva denunciato brogli in occasione delle elezioni vinte dall'opposizione a Istanbul a fine marzo. Le elezioni sono così state annullate e verranno ripetute alla fine di giugno.

Lo scenario politico ed economico in Turchia

In un primo momento, la Commissione elettorale turca aveva effettuato il riconteggio dei voti ribadendo che il Chp aveva vinto le elezioni amministrative nella capitale Ankara e a Istanbul. Ma il partito del presidente Erdogan, l'Akp, aveva insistito sui brogli e sull'irregolarità del voto chiedendo una nuova elezione. Richiesta, alla fine, accolta.

Tutto da rifare quindi, con sommo disappunto dei mercati finanziari, che pure temevano uno scenario del genere. Oltre ad essere minata la credibilità del paese, dal punto di vista pratico le nuove elezioni creano diversi problemi. Anzitutto politici, perché aumenta il rischio che si verifichino disordini in tutto il paese. In secondo luogo economici, dal momento che il processo riformista che era stato promesso dal ministro dell’Economia Berat Albayrak (genero di Erdogan), non è ancora avvenuto e difficilmente ci si lavorerà durante il periodo pre-elettorale.

Va sottolineato che l'economia turca se la passa malissimo. Per la prima volta da dieci anni è entrata in recessione, il livello di inflazione continua ad essere altissimo (19,5%) e il tasso di disoccupazione continua ad essere molto alto.

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Le conseguenze sui mercati

Per tutti questi motivi i mercati hanno reagito malissimo a questo ennesimo colpo di scena. La Lira è sprofondata ai minimi di 7 mesi contro il dollaro, e i migliori segnali di trading forex sicuri continuano a puntare forte sull'ulteriore deprezzamento della valuta di Ankara. Dall'inizio dell'anno, la Lira ha perso circa il 14% nei confronti del dollaro. Nel frattempo la banca centrale turca non ha toccato i tassi (24%), ed ha finora resistito alle forti pressioni di Erdogan affinché li tagliasse per stimolare l'economia.

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