venerdì 13 settembre 2019

BCE, ecco il nuovo piano di stimoli. Si rivede il Quantitative Easing

L'ultimo meeting della BCE presieduto da Mario Draghi, si conclude con il botto. Viene rilanciato il quantitative easing che era stato chiuso da pochi mesi, e i tassi rimarranno stabili o addirittura ulteriormente ridotti finché la situazione non migliorerà.

La mossa della BCE

Mario Draghi ha quindi riarmato il "bazooka". Il piano di stimolo tramite Quantitative Easing riprenderà a novembre a un ritmo di 20 miliardi al mese. La BCE inoltre ha deciso di sforbiciare il tasso sui depositi di 10 punti base, base portandolo da -0,40% a -0,50%. Per sostenere le banche in vista dell'impatto di queste nuove decisioni, e per garantire una adeguata trasmissione della politica monetaria, è stato varato anche il piano di "tiering". La BCE ha inoltre chiarito che i tassi di interesse rimarranno immutati (o anche più bassi), finchè le prospettive di inflazione non si indirizzeranno in modo deciso verso l'obiettivo del 2%.

A giustificazione della posizione così fortemente da "colomba", la BCE ha portato i numeri delle stime su crescita e inflazione. La crescita dell'Eurozona pasa a +1,1% e +1,2% per il 2019 e 2020, mentre quelle sull'inflazione non si allontanano dall'1%. Durante la conferenza stampa  corredo della decisione, Draghi ha spiegato che i rischi per l’economia dell'Eurozona restano orientati al ribasso per via dell’incertezza geopolitica, della crescente minaccia del protezionismo e delle vulnerabilità dei mercati emergenti.

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Euro in altalena, Borse euforiche

La reazione dei mercati è stata immediata. Dopo l'annuncio della nuova manovra espansiva da parte della BCE, in pochi minuti l'euro ha perso circa lo 0,50% contro il dollaro con la media mobile convergenza divergenza che ha oscillato non poco. In seguito la valuta unica ha però recuperare le perdite. Le Borse europee invece hanno accelerato: Londra avanza dello 0,31%, Francoforte dello 0,6% e Parigi dello 0,48%. A Piazza Affari - dopo le due decisioni di politica monetaria della Bce - il Ftse Mib sale dello 0,7% a 22.049 punti mentre lo spread tra Btp e Bund torna sotto i 140 punti base a 139, per la prima volta da maggio del 2018.

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