mercoledì 20 novembre 2019

Il mercato boccia le centrali a carbone: spreacano soldi e tra pochi anni spariranno

Il mercato dell'energia si prepara a dire addio al carbone come fonte per la generazione di energia elettrica. E non è solo questione di sensibilità ambientale, ma per le aziende è anzitutto una questione di costi. Non sono più sostenibili.

Buco nero nel mercato

A sottolineare questo scenario è il think tank Carbon Tracker, che analizzando il settore Power and utilities ha stimato che nella UE quasi quattro centrali elettriche su cinque maggioranza che sfruttano il carbone o la lignite sono in rosso. Parliamo di una cifra che complessivamente si aggira sui 6 miliardi di euro nel 2019 persi dal mercato. Per questo motivo si ipotizza che tra pochi anni - rispettivamente 2025 e 2030 - non esisteranno più la generazione elettrica da carbone e da lignite.

A conferma di questo quadro giova sottolineare come una delle grandi industrie italiane che opera in questo mercato, Enel, ha di recente svalutato per ben 4 miliardi le sue centrali a carbone. Questa fonte fossile è la più inquinante ma anche la più costosa, visto il funzionamento del mercato delle emissioni di Co2. Al punto che l'azienda ha sottolineato che è “remota la possibilità di un relativo funzionamento nel mercato elettrico nel futuro”. E ribadiamo che non è una questione di sensibilità ambientale, visto che il gas naturale, meno inquinante ma pur sempre inquinante, verrà ancora sfruttato.

La mappa delle centrali

In Italia la generazione elettrica da carbone attualmente vale complessivamente 8 GW di capacità installata distribuita su otto impianti: Brindisi Sud, Civitavecchia, Sulcis, Fusina (Venezia), Bastardo (Perugia) e La Spezia di proprietà di Enel e altri due di Ep Produzione e A2A. Secondo il piano nazionale energia, fra sei anni questi siti dovranno essere convertiti a una produzione energetica più pulita (rinnovabili o gas naturale). In Unione europea esistono oltre 300 centrali a carbone con prevalenza in Germania e nei paesi dell’Est.

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