mercoledì 6 novembre 2019

Mutuo e surroga, a ottobre è boom di richieste: +18,4% rispetto a un anno fa

Schizzano verso l'alto le richieste di mutuo e surroga da parte delle famiglie italiane. A ottobre è stato infatti registrato un eloquente +18,4% rispetto alle richieste effettuate nello stesso mese di un anno fa.

I dati sulle richieste di mutuo

E' questo il quadro che emerge dal Sistema di Informazioni Creditizie, gestito da CRIF, che raccoglie le informazioni su oltre 85 milioni di posizioni creditizie. Va detto che il dato conferma - e anzi fortifica - la ripresa che era stata registrata a settembre, quando s'era registrata la prima variazione positiva dopo un periodo opaco. Sono soprattutto le surroghe a far registrare i dati più incoraggianti, grazie ai tassi applicati che negli ultimi mesi hanno toccato i nuovi minimi.

Oltre all'aumento del numero di richieste, sono cresciuti anche gli importi medi richiesti. L'ultima rilevazione infatti evidenzia una cifra media che nel mese di ottobre è stata di 133.600 euro, con un incremento del +4,2% rispetto al corrispondente mese del 2018. Questo importo medio è inoltre il più elevato che sia stato registrato negli ultimi 7 anni.

Mutui, fasce di prezzo e di età

Riguardo alle fasce di prezzo, c'è stata una concentrazione delle richieste nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro (29,7% del totale), ma anche per importi maggiori (quelle tra 150.001-300.000 sono state il 22,4% del totale). Tuttavia bisogna sottolineare anche la grossa presenza di richieste nella fascia inferiore ai 75.000 euro, che sono state il 24,%. In questa fascia sono solite rientrare i mutui di sostituzione.

Riguardo alla durata, la preferenza dei richiedenti di mutuo è verso piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano a spiegare il 25,4% del totale delle richieste. Complessivamente, il 75% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni. Circa le fasce di età invece, le richieste di mutuo e surroga sono in prevalenza pervenute dalla fascia d’età compresa tra i 35 e i 44, che si conferma la maggioritaria con il 34,3% del totale. Tuttavia continua a crescere il peso della popolazione più giovane, con gli under 35 che arrivano a spiegare quasi il 30% del totale.

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