mercoledì 22 aprile 2020

Banca centrale del Messico, ecco un altro taglio a sorpresa del costo del denaro

Al termine di una riunione fuori calendario, la banca centrale del Messico ha deciso di tagliare nuovamente il costo del denaro. Si tratta della seconda sforbiciata nel giro di un mese, e la terza da inizio anno. Fino alla riunione di novembre, l'istituto centrale aveva lasciato i tassi al 7,5%, ed era una delle banche centrali con il maggior costo del denaro al mondo. Poi però l'emergenza pandemia ha suggerito un importante cambio di rotta.

Il taglio dei tassi della Banxico

Tre tagli di 50 punti base l'uno hanno portato il tasso di interesse al livello attuale, al 6%. Bisogna evidenziare che la banca centrale messicana è considerata una istituzione molto conservatrice, assai restia a cambiamenti radicali nella sua politica monetaria. Questo dà ancora maggiore significato alla virata profonda dell'ultimo periodo. Del resto, la preoccupazione dei policy makers messicani è fortissima, soprattutto dopo che ben tre agenzie di rating hanno operato dai declassamenti del credito sovrano. Anche per questo la banca ha fornito ulteriori 750 miliardi di pesos di stimoli per aiutare a sostenere le condizioni finanziarie in tutto il paese.

Va aggiunto che gli effetti della pandemia dovrebbero spingere il paese verso una recessione profonda, tenuto conto del rapido deterioramento dell'attività economica. La Banxico prevede un calo della crescita del 5% su base annua nella prima metà dell'anno.

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Il peso perde quota sul dollaro

Per quanto riguarda la valuta messicana, il peso, si sta assistendo a un forte deprezzamento rispetto al dollaro. Nell'ultimo mese il cambio Usd/Mxn ha aggiornato i suoi record storici, arrivando a toccare 25.78 nel mese di aprile. La cosa interessante è il rimbalzo dopo l'ultimo doppio minimo analisi tecnica, che potrebbe aprire a scenari fortemente rialzisti. Come accaduto per altre economie emergenti, il peso sta risentendo del clima di avversione al rischio dovuto al covid. A peggiorare le cose anche il crollo del prezzo del petrolio.

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