venerdì 31 luglio 2020

Agroalimentare: il Covid lancia nuove sfide ma anche anche enormi opportunità

Il settore agroalimentare ha vissuto un contraccolpo forte dal Covid, ma sicuramente meno intenso rispetto ad altri settori economici. Tuttavia, il ritorno alla normalità rimane qualcosa di ancora lontano. Diventa così importante cogliere non solo i cambiamenti temporanei e definitivi - provocati dalla pandemia, ma anche le occasioni che si possono presentare.

Il settore agroalimentare post-Covid

A tracciare questo quadro è stato l'Osservatorio del Salone internazionale dell'agroalimentare di Fiera Milano. Il focus ha evidenziato molte sorprese su mercati, prodotti esportati e stili di consumo post-Covid.

C'è la convinzione che gli scambi internazionali saranno il traino per la crescita del settore food&beverage. Consideriamo quindi l'export del settore agroalimentare. L'Italia ha mostrato una certa resilienza alla crisi. Come raccontano i dati Istat, nel primo trimestre dell’anno alcuni comparti hanno volato. La pasta ad esempio è balzata del 21% in volume nelle vendite all’estero. Sono state spedite 97 mila tonnellate esportate in più, di cui 72 mila sui mercati comunitari. Bene anche un altro must del made in Italia agroalimentare, ovvero il vino. La crescita è stata del 5,1% sui mercati extra Ue nel primo quadrimestre 2020.

Stili di consumo, e-commerce e home delivery

Aspetto importante è lo stile di consumo. Qui ci sono delle sorprese. La diffusione della pandemia ha fatto balzare - tra i fattori importanti per i consumatori internazionali - quello della sicurezza alimentare. Si guarda di più alla lista ingredienti e all’origine del prodotto. Ma conta anche la sostenibilità alimentare (confezioni compostabili o riciclabili).

Un altro fattore importante riguarda l’accelerazione verso l’e-commerce e l’home delivery, spinta da richieste sempre più dirette degli utenti. Tenuto conto di quanto appena detto circa gli stili di consumo, una bella sfide per gli operatori è supportare i consumatori nella loro esigenza di fare scelte consapevoli. Si spiega così l'aumento delle catene che rendono trasparente - tramite “bollini” e punteggi - la sostenibilità e l’impronta ecologica del prodotto.
Da tenere sotto osservazione anche il fenomeno della scelta di prodotti legati alla territorialità e alla prossimità, fenomeno di per sé positivo ma che occorre monitorare con attenzione.

Mercati di sbocco

Riguardo ai mercati di sbocco, si segnalano crescite elevate in Nuova Zelanda (+21,2%) e Stati Uniti (20,3%) seguiti da Paesi Bassi (12,5%), Spagna (12,2%) e Regno Unito (10,4%). Meno dinamiche ma comunque in partita Germania (8,9%) e Italia (6,4%) con al Francia fanalino di coda (-0,7%).

lunedì 27 luglio 2020

Sterlina sempre più tonica sul dollaro, si vede quota 1,29


Alcuni dati solidi avevano già propiziato lo slancio della sterlina sul finire della scorsa settimana. Un copione che sta proseguendo anche nell'avvio di questo rush finale di luglio.

Lo slancio della sterlina

Gli ultimi PMI del Regno Unito e le cifre delle vendite al dettaglio hanno entrambi sorpreso in positivo venerdì. In special modo il PMI preliminare di luglio ha rivelato che l'attività del settore privato è rimbalzata a un massimo di cinque anni. Ciò ha rafforzato il sentiment attorno alla sterlina, che beneficia anche della persistente debolezza del dollaro USD. Il biglietto verde durante il mese di luglio è andato in rosso rispetto a tutte le principali valute, mentre l'indice DXY si è esteso a livelli minimi sui 10 mesi, perché il numero di contagi alimenta il rischio di una ripresa economica lenta, e quindi del bisogno di forti stimoli FED per un lungo periodo.

Al test della resistenza

Il cambio GBP-USD ha fatto alcuni strappi rialzisti importanti negli ultimi tempi. Ha oltrepassato la resistenza a 1.277 che resistenza dal 2019, ha varcato la media mobile a 200 giorni e dopo aver infranto la resistenza dinamica costruita a partire da dicembre 2019, adesso affronta la solida resistenza a 1,287 alla quale si presenta con una candela spinning top trading. Lo slancio oltre quota 1.2800 supporta le prospettive di ulteriori guadagni, ma è vero che le condizioni leggermente ipercomprate nei grafici a breve termine hanno impedito agli investitori di piazzare ulteriori scommesse rialziste.

Nota tecnica: Ricordatevi che ogni coppia di valute ha il suo migliore Forex Time frame trading, che non è uguale per tutte le coppie.

La questione Brexit

Lo slancio della coppia Gbp-Usd viene comunque frenato dal fronte Brexit. Settimana scorsa le preoccupazioni che un accordo commerciale non verrà raggiunto con la Ue, sono riaccese  dopo che l'ultimo round di negoziati - concluso giovedì scorso - non ha portato alcun progresso significativo. Sia il Regno Unito che l'UE hanno affermato che i colloqui rimangono in una situazione di stallo, mentre il capo negoziatore britannico della Brexit, David Frost, ha persino affermato che il Regno Unito dovrebbe essere pronto per tutti gli scenari per la fine del periodo di transizione il 31 dicembre.


giovedì 23 luglio 2020

Crowdinvesting, l'Italia continua a crescere. Boom di progetti, portali e investimenti

Il crowdinvesting in Italia continua a registrare numeri in grande crescita, raddoppiando praticamente anno dopo anno. Alla fine del mese di giugno i fondi raccolti con questa formula di finanziamento sono giunti a 908 milioni di euro, rispetto ai 517 di un anno fa.

I numeri del crowdinvesting

Ad illustrare i dati è il Report italiano sul Crowdinvesting, il quinto della serie - che è stato realizzato dall’Osservatorio omonimo della School of Management del Politecnico di Milano.
Negli ultimi 12 mesi è stata raggiunta la raccolta record di 390,8 milioni di euro, segnando un tasso di crescita relativo che avvicina l'Italia agli Stati europei  (va precisato però che a livello di volumi complessivi siamo ancora indietro).

L’equity crowdfunding ha segnato 76,6 raccolti (erano 49 l’anno precedente), portando così il totale complessivo a 159 milioni (erano 82 a giugno 2019 e già avevano moltiplicato per due il risultato del 2018). Il lending crowfunding invece ha avuto una raccolta di 314,2 milioni, così l'importo complessivo sale a 749 (410 relativi a prestiti a persone fisiche e 339 a imprese) contro i 435 del 2019, a loro volta il doppio del 2018.

Portali in crescita

Assieme al fenomeno del crowdinvesting, crescono anche i portali dedicati. Al 30 giugno 2020 risultavano autorizzati in Italia 42 portali, 7 in più dell’anno scorso. Va però precisato che a quella data molti non si erano ancora attivati.
Il numero di campagne di raccolta è stato in totale 595, delle quali 193 solo negli ultimi 12 mesi (contro le 170 dell’anno precedente). Il coinvolgimento ha riguardato 547 imprese, alcune delle quali hanno gestito più di un round. Il tasso di successo è stato del 75% nei primi 6 mesi del 2020. In media ogni campagna riceve il sostegno di 96,2 investitori.

Importi

L’importo medio investito dai sottoscrittori è di 3.222 euro per le persone fisiche e 20.000 per le persone giuridiche ed è sensibilmente aumentato negli ultimi 12 mesi.
Per quanto riguarda il valore medio del target di raccolta per i progetti, si raggiunge la cifra di 804.914 per gli immobiliari, mentre arriva a 192.481 euro per gli altri. Si conferma inoltre la prassi di offrire titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia).

lunedì 20 luglio 2020

Valute, l'euro comincia forte la nuova settimana sui mercati finanziari

La settimana sembra partire con il piede giusto per l'euro sul mercato delle valute. La moneta unica si è mossa sui massimi di 4 mesi contro il dollaro, spinta dalla speranza che questa giornata possa portare nelle novità importanti sul fronte Recovery Fund

Il problema Recovery Fund e le valute

In realtà i colloqui del Consiglio Europeo non hanno ancora sbloccato la situazione. A Bruxelles non si arresta il braccio di ferro sugli aiuti che l'Ue metterà in campo per provare a superare la crisi economica provocata dall'emergenza coronavirus. Al terzo giorno di negoziati e al termine di una lunga giornata di bilaterali rimangono le distanze sui fondi da stanziare. La trattativa a oltranza del vertice Ue sul Recovery fund riprenderà oggi alle 16. Sul tavolo due nuove proposte di Michel: 400 o 390 miliardi di sovvenzioni. Questa soluzione "condurrebbe un maggiore sconto per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto", ha detto il nostro premier Conte.

Intanto nelle prime ore di negoziazione settimanale sul fronte delle valute, l'euro ha guadagnato molti forex pips (cosa sono), passando a $ 1,1439, appena sotto un massimo di quattro mesi di $ 1,1452 toccato mercoledì.

Consiglio: prima di fare investimenti imparate a conoscere quanto vale un lotto forex. Se non si hanno le basi del mestiere è inutile avventurarsi nei mercati delle valute.

Il momento del dollaro USD

La debolezza del dollaro è sostanzialmente frutto della propensione al rischio che è rimasta intatta tra gli investitori, che scommettono anche su maggiori stimoli non solo dall'Europa ma anche dagli Stati Uniti.

Al Congresso americano si è cominciato a discutere su un nuovo disegno di legge riguardo agli aiuti per la lotta al coronavirus. I repubblicani vogliono che l'imminente legge sugli aiuti al coronavirus non costi più di $ 1 trilione mentre i principali democratici si sono impegnati a lottare per molto di più - nel raggio di $ 3 trilioni di dollari. Le aspettative di una maggiore spesa pubblica hanno compensato le preoccupazioni sull'aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti e le paure per il deterioramento delle relazioni USA-Cina. L'indice del dollaro si è attestato a 95.949, vicino al minimo di tre mesi di 95.716 toccato il mese scorso.

venerdì 17 luglio 2020

Perdite in tutti i segmenti di mercato: Alitalia in una situazione critica

I conti di Alitalia continuano a non tornare. Ci sono perdite ovunque si volti lo sguardo. Qualunque segmento di mercato esercitato dalla compagnia, segnala un bilancio in rosso. Vale sia per i voli nazionali che per quelli internazionali e anche intercontinentali, di fatto l’unica area in cui le compagnie aeree fanno profitti grazie alla quasi assenza delle low cost.

Una montagna di perdite

A mettere in evidenza questo quadro così deprimente è un'analisi approfondita del Corriere della Sera, basandosi sui dati del 2018. In quell'anno ha raggiunto 2,9 miliardi di euro di ricavi, quasi metà dei quali sono frutto delle rotte intercontinentali. Il 30% invece è frutto dei voli nazionali, mentre qualcosa in meno si ha su quelli internazionali.
Questi ricavi però non bastano a compensare i costi. Il bilancio quindi è in perdita in tutti i segmenti, persino quello intercontinentale. Si finisce per registrare infatti un rosso superiore ai 340 milioni complessivi.

Rotte nazionali e non

Per quanto riguarda le varie tratte, quelle Nazionali hanno una perdita netta di quasi 90 milioni di euro. Sui voli internazionali la perdita è di oltre 150 milioni mentre quelli di lungo raggio chiudono con una perdita poco superiore ai 100 milioni. Se il risultato modesto dei primi due segmenti non sorprende, visto che la presenza di compagnie low cost comprime i risultati di quasi tutti gli altri vettori europei (Lufthansa, British Airways, Air France, ecc), sorprende invece il rosso in bilancio sulle tratte intercontinentali.
Ad esempio Lufthansa in questo segmento porta a casa 3,2 miliardi di euro di profitti. Ma tutte le altre compangie europee guadagnano in questo segmento. Alitalia invece no.

L'importanza (eccessiva) di Fiumicino

Un'ulteriore fattore di riflessione si può fare sui singoli hub. Alitalia fa ricavi soprattutto grazie a Roma Fiumicino, parliamo del 77%. A netta distanza lo scalo di Milano Linate, dove peraltro detiene i due terzi degli slot. Ma è distante anche Malpensa, dove gli unici collegamenti di lungo raggio dovrebbero garantire entrate sicure. E invece no. Sono perdite anche in questi casi.
Si comprende allora quale sfida importante attenda chi sarà chiamato a rilanciare la compagnia aerea nazionale. Missione resa ancora più ardua dalla presenza del coronavirus che ha stravolto il settore a livello globale e interrotto i voli con diversi Paesi.

mercoledì 15 luglio 2020

Banca del Giappone, tassi confermati e nuove previsioni sulla ripresa economica

Nessuna novità da parte della Banca centrale del Giappone, che conferma ancora una volta il costo del denaro a -0,1% (con voto di 8 contro 1), dove si trovano da gennaio 2016. Lascia inoltre invariato il suo massiccio stimolo di politica monetaria. L'istituto nipponico ha confermato il target del rendimento dei bond decennali attorno allo zero (Yield Curve Control) e il piano di acquisto titoli illimitato. Inoltre la BoJ continuerà a portare avanti il piani di sostegno da 110.000 miliardi di yen sino a marzo 2021.

La decisione della Banche del Giappone

Il comitato di politica monetaria della Banca centrale del Giappone ha precisato che adotterà ulteriori misure di allentamento senza esitazioni se ce ne sarà la necessità, tenendo conto dell'impatto della pandemia sull'economia.

Secondo il board della BoJ, l'economia migliorerà gradualmente dalla seconda metà dell'anno con la ripresa dell'attività economica. Tuttavia il ritmo sarà moderato, mentre l'impatto del nuovo coronavirus rimane in tutto il mondo. Secondo il rapporto trimestrale sulle prospettive dell'economia, ci sarà una contrazione del 4,7% quest'anno fiscale, prima di espandersi del 3,3% nel 2021 e dell'1,5% nel 2022.
Riguardo alla inflazione, uno dei maggiori problemi della BoJ, si prevede un calo dello 0,5% nel 2020, un aumento dello 0,3% nel prossimo anno e dello 0,7% nel 2022. È probabile che l'inflazione acceleri gradualmente man mano che diminuisce l'impatto del prezzo del petrolio.

La reazione del mercato

Chiaramente sui mercati c'era molta attesa per questo meeting, specialmente da parte di chi adotta una strategia scalping Forex 1 5 minuti. Tuttavia, non c'è stato molto da fare dopo questa decisione della Banca centrale del Giappone.

Infatti l'USD-JPY si sta muovendo a malapena in risposta all'ultima decisione della Banca del Giappone di mantenere invariati gli strumenti chiave di politica monetaria. Al momento della scrittura, il cambio è sostanzialmente invariato a 107,25. Quella che si sta formando è una candela diametralmente opposta a una candela Marubozu (rialzista o ribassista). Ricordiamo che lo yen è un tipico safe haven, pertanto potrebbe affrontare una pressione di vendita a causa del rialzo dei mercati azionari.

giovedì 9 luglio 2020

Economia Europea, Merkel in pressing: sul Recovery Fund accordo entro l'estate

Il nodo Recovery Fund è in cima alla lista delle priorità della UE, come ha sottolineato la cancelliera Merkel nel suo primo discorso da presidente di turno (è cominciato il semestre tedesco). Bisogna accelerare sul piano di aiuti all'economia europea, devastata dal coronavirus. Magari arrivando all'approvazione entro l'estate.

Il rilancio dell'economia europea

La cancelliera si rallegra che la Commissione abbia aderito a proposta franco-tedesca. "Sosteniamo la dote da 500 miliardi per tutta l’Europa". Merkel ha chiarito che il fiume di risorse che annaffierà l'economia europea non verrà "investito solo per tornare a dove eravamo. ma per andare verso il futuro". Ha poi spiegato di voler mantenere una stretta collaborazione con il Parlamento europeo, dove nelle prossime settimane passerà il piano sul prossimo bilancio europeo e sul Recovery Fund. Servirà l'approvazione dell'Assemblea per andare avanti, e tuttavia Merkel ammette che "le posizioni degli stati sono distanti". Insomma, l'UE resta spaccata sul piano di aiuti.

Una UE più forte

Sotto questo aspetto, la Merkel lancia un invito a tutti i paesi membri: "Bisogna trovare un accordo rapidamente, mi auguro entro l’estate. Siamo disposti a compromessi ma occorrono compromessi anche da parte vostra (dei parlamentari europei, ndr) per fronteggiare una situazione straordinaria. L'economia europea è stata fortemente scossa. Milioni di posti di lavoro si sono persi, i cittadini hanno vissuto la paura e ora hanno bisogno del nostro sostegno. L'Ue può uscire rafforzata solo se è disposta a cercare soluzioni comuni, se si è disposti a capire la prospettiva dell’altro, nessuno esce da solo dalla crisi. Saremo più forti di prima".

Brexit e Web Tax

La Merkel ha parlato anche di un altro tema molto caldo, ovvero la Brexit. Ha auspicato di raggiungere un accordo entro l’anno, anche se è palese che i progressi fatti sono davvero pochissimi. Inoltre ha parlato di emissioni. "Dobbiamo andare verso un’economia a emissioni zero. Per me è importante che la neutralità del clima". Ha poi ribadito il peso di una rivoluzione tecnologica della Ue. Infine, ha fornito pieno appoggio alla vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager sulla web tax, la tassa sui ricavi dei colossi del digitale.

lunedì 6 luglio 2020

Azionario asiatico in forte ascesa. Le Borse scommettono sulla ripartenza

E' cominciata con il piede giusto la settimana dei listini azionari asiatici. Dopo la frenata di venerdì scorso, anche per via della chiusura di Wall Street (per la festa dell'Independence Day), in Asia il mercato azionario parte bene. Merito soprattutto della piazza di Shanghai, che rimbalza e si trascina con sé tutte le altre.

Azionario della Cina in forte rialzo

In Cina le Borse fanno registrare guadagni importanti in questo primo lunedì del mese di luglio. Alla Borsa di Shanghai l’indice Shanghai composite (SSEC) ha chiuso in positivo del +5,45% a 3.324,59 punti base. Anche la Borsa di Shenzhen ha maturato un netto guadagno pari al +3,82%. Per entrambe le borse cinesi si tratta del guadagno più alto in una sola giornata nelle ultime 52 settimane. Chi conosce cosa sono le opzioni vanilla, potrebbe considerare di investire anche in questo modo.

Dati macro e PBoC

L'attenzione degli investitori si focalizza sui dati macroeconomici che hanno evidenziato dei segnali incoraggianti. Il riferimento è soprattutto al report sul mercato del lavoro americano, che ha evidenziato una crescita a sorpresa degli occupati. Rimangono comunque le preoccupazioni per l'andamento dell'epidemia negli Usa. Fanno meno paura ai listini azionari invece le tensioni tra Washington e Pechino, che si sono spostate sul fronte militare. In Cina i mercati scommettono su nuovi interventi da parte della People's Bank of China (PboC), mentre l'apparente contenimento dell'epidemia di coronavirus da parte di Pechino contribuisce a sostenere la fiducia degli investitori.

Suggerimento: tra le tante valutazioni che un investitore dovrebbe fare - non solo dell'azionario - è puntare sugli ETF paesi emergenti, perché offrono interessanti spunti di crescita.

L'andamento delle piazze asiatiche

Complessivamente, l'indice MSCI Asia-Pacific - che esclude il Giappone - ha guadagnato oltre l'1%. Si consolida così sui massimi da febbraio. Performance positiva anche per la Borsa di Tokyo, dove il Nikkei 225 guadagna l'1,83%, il livello più alto dal 10 giugno. Invece il più ampio Topix avanza dell'1,60%. L’azionario nipponico ha guadagnato terreno sui segnali di un recupero dell’economia cinese che hanno sostenuto le compagnie di spedizioni e i produttori di acciaio.

giovedì 2 luglio 2020

Tasse, in arrivo lo sconto sull'IMU per chi paga con addebito bancario

Potrebbe cambiare qualcosa tra gli italiani e una delle tasse più controverse, quella sugli immobili. E' infatti in arrivo un meccanismo che dovrebbe premiare con uno sconto chi paga correttamente l'IMU, stanando al contempo i furbetti.

Le novità sul fronte tasse

In commissione Bilancio alla Camera è stato infatti approvato un emendamento collegato alla domiciliazione bancaria delle entrate tributarie e patrimoniali, come l'IMU appunto. Chi effettuerà i pagamenti in questo modo, facendosi addebitare direttamente le cifre sul proprio conto, otterrà uno sconto fino al 20% sulle aliquote e le tariffe. Questo emendamento inserito nel decreto Rilancio, lascia però facoltà ai singoli Comuni, che potranno scegliere se applicarlo o no, con una apposita delibera.

Interessati 25 milioni di contribuenti

Lo scopo di questa novità è colpire i furbetti della tassa sul mattone, premiando invece chi si dimostra onesto. La platea di possibili beneficiari potrebbe arrivare a circa 25 milioni di contribuenti. E questo limitandosi soltanto all'applicazione dell'IMU, il cuo "sommerso" viene stimato in 5 miliardi. Peraltro potrebbe rendere un po' meno antipatica questa tassa. La nuova Imu infatti, alla quale viene incorporata la tassa sui servizi indivisibili dei comuni (Tasi), è tra le imposte che meno vengono sopportate. Il motivo? Colpisce i contribuenti per il solo fatto di possedere un bene, che peraltro è stato comprato con molti sacrifici. Peraltro è una tassa che non colpisce i ricchi, ma per il 41% anche semplici dipendenti e pensionati.

Oltre che dare un contributo alla lotta all'evasione fiscale in Italia, lo sconto darebbe un po' di ossigeno alle famiglie. In alcune grandi metropoli come Roma e Milano, il taglio garantirebbe in media un risparmio di circa 400 euro l’anno. A Genova o Torino si scende a circa 350 euro. Se poi il versamento è per prime case cosiddette di lusso, come ville, castelli e abitazioni signorili, ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.610 euro, con punte di oltre 6mila euro nelle grandi città.