martedì 24 giugno 2025

Consumi, una spinta sta per arrivare dalla quattordicesima

Entro la metà di luglio, circa 8 milioni di lavoratori dipendenti riceveranno in busta paga la quattordicesima (gran parte di essi è impiegata nel terziario). Una boccata di ossigeno, che al tempo stesso sarà importante anche per dare una spinta ai consumi nel periodo estivo.

La destinazione della quattordicesima verso i consumi

Secondo un sondaggio Ipsos per Confesercenti, l'ammontare complessivo della quattordicesima - circa 12,3 miliardi di euro, quasi mezzo miliardo in più rispetto allo scorso anno - quest'anno sarà in special modo destinata ad incrementare i consumi.

La principale voce per la quale sarà destinata riguarda le vacanze. Quasi un intervistato su due infatti ha dichiarato che una bella fetta dello stipendio extra sarà destinata alla programmazione di vacanze e viaggi. 

L'iniezione di liquidità aggiuntiva sarà destinata anche al risparmio, secondo il 24% degli intervistati, e agli acquisti in saldo per il 19% degli intervistati. Una quota comunque rilevante (15%) la utilizzerà invece per il pagamento di spese arretrate o essenziali, come le bollette o le rate per mutui o altri finanziamenti. Un altro 15% sarà destinato alle spese sanitarie.

L'enorme beneficio della quattordicesima 

Non c'è dubbio che la quattordicesima sarà una boccata di ossigeno per milioni di famiglie italiane, che potranno consentirsi vacanze o spese come i centri estivi per i figli o gli acquisti in saldo, ai quali molti invece avrebbero dovuto rinunciare senza questo stipendio.

L'importanza della quattordicesima sta nel fatto che essa rompe la rigidità dei bilanci domestici, fornendo un sostegno davvero concreto, oltre che una spinta psicologica che alimenta i consumi. E' eclatante il fatto che solo l’8% ritiene che non abbia un impatto significativo sulle proprie finanze.

La proposta di una tassazione agevolata 

Proprio per queste motivazioni, da molti è giunta una proposta di una tassazione agevolata sulla quattordicesima. Secondo  Confesercenti, bisognerebbe abbassare l'aliquota sostitutiva al 10% su queste mensilità extra (stesso discorso vale per la tredicesima) perché in questo modo verrebbero liberati altri 8 miliardi di euro per i consumi.

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