giovedì 28 dicembre 2023

Banche di investimento, il 2023 è stato un anno terribile

Quello che si sta per chiudere è un anno tra i più pesanti sotto il profilo lavorativo per le banche di tutto il mondo, ed in special modo per le banche di investimento. Nel corso di quest'anno infatti sono stati tagliati circa 60 mila posti di lavoro, in special modo da parte dei grandi istituti impegnati a Wall Street.
Ma dal momento che nel calcolo non vengono considerate le banche di minori dimensioni o le riduzioni contenute di personale, il numero reale potrebbe essere anche più elevato.

Strette monetarie e banche di investimento

Bisogna sottolineare un fattore molto importante, ossia le strette monetarie portate avanti dalle banche centrali negli ultimi mesi. Questo ha provocato una grossa fatica a portare avanti le attività di investment banking, innescando per il secondo anno consecutivo un crollo delle commissioni a causa del calo delle transazioni e delle quotazioni pubbliche.

Inoltre una buona fetta di questa riduzione di personale è legata al fatto che subito dopo la pandemia erano state fatte molte assunzioni.

Non solo le banche USA

Va sottolineato che questo problema non ha riguardato soltanto gli istituti americani. Nell'articolo analisitco pubblicato dal Financial Times viene infatti evidenziato che l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS ha provocato il taglio di almeno 13.000 posti.

Negli Stati Uniti invece la sforbiciata più robusta è stata fatta da Wells Fargo, che ha rivelato un taglio dell'organico per 12.000 unità circa il 5% del totale. Preoccupa il fatto che l'istituto abbia accantonato fino a un miliardo di dollari per ulteriori costi da sostenere per il licenziamenti.
L'elenco degli istituti che hanno operato forti sforbiciate comprende anche Citigroup, che ha tagliato 5.000 posti di lavoro, Morgan Stanley che ne ha eliminati 4.800, Bank of America con 4.000 tagli, Goldman Sachs 3.200 e JPMorgan Chase 1.000.

Una tendenza che continuerà

Secondo chi ha condotto l'analisi per il Financial Times, questa tendenza è destinata ad andare ancora avanti per le banche di investimento. Probabilmente anche nel 2024 ci saranno altri importanti tagli di posti di lavoro, a meno che non si verificherà una forte ripresa dell'attività di investment banking.

martedì 19 dicembre 2023

Mercato azionario, l'Europa marcia timida (si sente il clima festivo)

Giornata di timidi guadagni per il mercato azionario del vecchio continente, anche se il clima si va facendo sempre più vacanziero, e gli scambi si riducono sempre di più.
Non aiuta la scarsità di notizie macroeconomiche rilevanti. Oggi ad esempio c'era solo il dato sull'inflazione dell'eurozona a novembre, che ha confermato le stime per il dato tendenziale e rivisto quello congiunturale a -0,6% da -0,5% provvisorio.

Il bilancio del mercato azionario

Alla fine della giornata, sul mercato azionario italiano l'indice FTSE Mib segna +0,41% a quota 30.363 punti. Sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 32.453 punti. Avanzano in modo robusto il FTSE Italia Mid Cap (+1,76%) e il FTSE Italia Star (+1,78%).

Anche nel resto del vecchio continente si marcia al rialzo. L'indice DAX di Francoforte chiude con +0,58%, Amsterdam segna +0,42%, Madrid +0,51%, Londra +0,31%. Più blanda Parigi +0,08%.

I numeri di Milano

A Piazza Affari il controvalore degli scambi è stato pari a 2,04 miliardi di euro, in calo del 3,11% rispetto a lunedì. I volumi scambiati restano pressoché immutati: 0,73 miliardi di azioni, rispetto ai 0,72 miliardi precedenti.

Riguardo ai singoli titoli, sul mercato azionario italiano hanno brillato Banca MPS (+2,67%) e Brunello Cucinelli (+2,55%). Nel comparto bancario si sono mossi bene anche Unicredit +0,87% e Intesa +1,03%, mentre nel settore del lusso strappa un +0,95% Moncler.
Giornata positiva anche per Prysmian (+2,03%), dopo l’annuncio di una riorganizzazione del leadership team.

Al contrario, la seduta è stata negativa per Stellantis, -1,07%. Passi indietro per Telecom -0,36% dopo il rally di ieri (ha disegnato una candela hanging man trading).

Gli altri mercati

Sul mercato valutario torna a salire l'euro-dollaro, che si riavvicina pian piano alla soglia di 1,10 e i segnali forex gratis in tempo reale puntano ad un ulteriore rialzo. L'Oro scambia a 2.046,1 dollari l'oncia, mentre corre forte il greggio, con il petrolio Brent che mostra un balzo dell'1,73%.
Lo spread migliora, toccando i +162 punti base, con un calo di 6 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,64%.

domenica 17 dicembre 2023

Guadagni, è ancora forte il gender gap: alle donne 7mila euro meno degli uomini

A giugno scorso è entrata in vigore la direttiva UE sulla trasparenza retributiva. Questo consente ai lavoratori e alle lavoratrici di far valere il diritto alla parità di retribuzione per uno stesso lavoro o uno equivalente. Infatti malgrado il tasso di occupazione femminile in Italia sia notevolmente cresciuto, arrivare ad ottenere la parità dei guadagni tra uomini e donne sembra ancora un'utopia.

La differenza tra i guadagni

Secondo i dati forniti dall'istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), al gentil sesso infatti viene riconosciuto uno stipendio medio inferiore di circa 7mila euro rispetto a quello degli uomini.

Complessivamente il reddito medio annuo da lavoro è salito del 4% rispetto al 2021, arrivando a superare la soglia dei 24 mila euro. Tuttavia tra i guadagni delle donne e quelli degli uomini c'è una bella differenza.

Il reddito medio dei lavoratori, che sono il 56,3% del totale, è di poco superiore ai 27mila euro, quello delle lavoratrici (che sono il 43,7% del totale) supera appena i 20mila euro.
Per chi lo stesse pensando, precisiamo subito che questa differenza non è frutto di un maggior numero di ore lavorate, visto che per i maschi sono 43,9 a settimana mentre perle donne sono 42,1. Cioè quasi identiche.
Va anche aggiunto che le cifre nella realtà rischiano di essere anche più alte rispetto ai 7mila euro ufficiali.

Europa e Italia

Se in Italia le donne hanno guadagni inferiori di circa un quarto rispetto ai maschi, nel resto d'Europa le cose vanno meglio ma non benissimo. Infatti nell’Unione europea il divario retributivo medio è del 13%. Significa che per ottenere la parità retributiva per lo stesso lavoro o uno equivalente (principio sancito dal Trattato di Roma nel 1957) una donna dovrebbe lavorare circa 30 giorni in più l'anno.

Questa differenza tra guadagni non ha solo un impatto sulle condizioni attuali delle lavoratrici, ma avranno un impatto forte anche sulle loro pensioni. A tal proposito, evidenziamo alla fine della vita lavorativa il gap medio sulle pensioni nella Ue raggiunge il 30%.

lunedì 11 dicembre 2023

Mercato azionario, avvio di settimana senza sussulti

Comincia a passo lento la settimana del mercato azionario. Ma era uno scenario ampiamente prevedibile, dal momento che nel giro dei prossimi giorni ci saranno prima il meeting della Federal Reserve, poi quelli di BCE e Bank of England.
Gli investitori scelgono così di assumere un atteggiamento cauto, anche per via della mancanza di grandi spunti macroeconomici.

Il bilancio del mercato azionario

Alla fine della giornata, sul mercato azionario di Milano il principale indice FTSE Mib segna +0,07% a 30.426 punti (fonte eToro). Sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 32.414 punti.

Pochi movimenti, a tinte miste, anche nel resto d'Europa. A Parigi l'indice CAC chiude con +0,33%, il DAX di Francoforte segna +0,21%. Sale anche Amsterdam +0,59% mentre sono in modesto calo Madrid -0,28% e Londra -0,12%.

I numeri di Milano

Nonostante una seduta complessivamente fiacca, ci sono titoli che si sono messi in mostra sul mercato azionario. Il più performante è stato Fineco (+5,26%) grazie al dato sulla raccolta netta di novembre, che è stata ben oltre le attese degli analisti. Sono salite anche Banca MPS, +2,93% grazie all’assoluzione degli ex vertici Fabrizio Viola e Alessandro Profumo, e nello stesso settore Banco Bpm +0,78%, Banca Generali +1,26% e Banca Mediolanum +1,18%.
In progresso pure Amplifon +2,02%.

Le vendite hanno colpito principalmente le utility e i titoli dell’energia. Scendono ERG -1,93% (penalizzata soprattutto dalla retrocessione da parte di Morgan Stanley), Terna -1,59%, Tenaris -1,49%.

Gli altri mercati

Sul mercato dei cambi è piatto l’euro-dollaro (1,074), dopo aver toccato il punto più basso da metà novembre. Il Dollar Index invece rimane oltre quota 104, ma resta all'interno delle sue envelopes trading e bande di oscillazione.
Tra le materie prime si muove poco il petrolio, dopo le perdite in Asia. Vendite diffuse sull'oro, che continua la giornata a 1.982 dollari l'oncia.
Torna la volatilità sul Bitcoin, che cede oltre il 7%, per un cambio di poco superiore ai 40 mila dollari.

giovedì 7 dicembre 2023

Lavoro, conciliare vita privata e carriera per le donne è sempre più difficile

Uno dei maggiori problemi che riguarda le donne lavoratrici e quello di conciliare le esigenze familiari con il proprio lavoro. Questo problema è reso assai evidente da un dato recente: ben 44000 mamme lavoratrici hanno presentato le proprie dimissioni nel corso del 2022.

L'addio volontario al posto di lavoro

Il dato è stato reso noto dall'ispettorato nazionale del Lavoro nei giorni scorsi. Su oltre 61mila dimissioni che sono state convalidate lo scorso anno (aumento del 17,1% rispetto al 2021) quasi il 73% ha riguardato le donne.

Tra queste inoltre la grande maggioranza sono mamme, che hanno indicato come causa delle proprie dimissioni proprio la difficoltà di conciliare la vita privata familiare, la cura dei figli e il proprio lavoro.

Che ne faccio dei figli?

Il problema principale per molte di queste neo-mamme riguarda la impossibilità di lasciare i figli alle cure di qualcuno. Molte non hanno parenti di supporto, altre non possono permettersi una baby-sitter (che comunque hanno un bel costo), e molte altre hanno visto respingere la domanda di accoglimento all'asilo nido (altro problema annoso, visto che i posti sono sempre più ridotti).

Ma ci sono anche ragioni che riguardano le condizioni di lavoro. L'organizzazione sul proprio posto di impiego non è tale da favorire la conciliazione con le incombenze familiari, vuoi per la distanza, vuoi per gli orari, vuoi per le stesse condizioni particolarmente pesanti (prima non a caso il 92% delle dimissioni convalidate riguardano la qualifica di impiegato o operaio).

Per gli uomini è tutto diverso

Quello che risulta eclatante dal rapporto del INL è che per gli uomini lo scenario è notevolmente diverso. Le dimissioni per la inconciliabilità con gli obblighi familiari sono soltanto il 7%, mentre nell'80% dei casi le dimissioni vengono presentate perché si è deciso di passare ad un'altra azienda (motivazione che viene indicata solo dal 24% delle lavoratrici donne).

lunedì 4 dicembre 2023

Mercati finanziari, in focus il lavoro USA e il meeting RBA

In questa settimana si susseguiranno diversi appuntamenti importanti per i mercati finanziari. Ci saranno infatti dei meeting di banche centrali, molti report sull'inflazione e sulla crescita economica, e anche sul mercato del lavoro.

Cosa guarderanno i mercati finanziari

Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà focalizzata sull’attesissimo rapporto sul lavoro, seguito dalle aperture di lavoro JOLTS e dall’ISM Services PMI. Inoltre, le letture preliminari della fiducia dei consumatori del Michigan, degli ordini di fabbrica e dei dati commerciali offriranno approfondimenti sul panorama economico.

I mercati finanziari cercano conferme robuste all'idea che la FED comincerà a tagliare i tassi di interesse nella prima metà del 2024. Ragione questa che ha spinto il dollaro verso il basso nel mese di novembre, tanto che l'indice del dollaro è sceso anche a 102,5, il minimo in 15 settimane. Anche nei prossimi giorni qualche indicatore per scalping forex segnalerà operazioni da fare.

Il meeting di politica monetaria della RBA

Intanto le ultime decisioni di politica monetaria del 2023 sono attese in Australia, Canada e Polonia.
La Reserve Bank dell'Australia aveva già aumentato i tassi a settembre e ora i mercati finanziari si chiedono se li aumenterà nuovamente per combattere l’inflazione. Questa decisione influenzerà il modo in cui il dollaro australiano viene scambiato rispetto al dollaro statunitense. Recentemente, il dollaro australiano si è comportato bene, come si può vedere con le società di trading autorizzate Consob.

Altri appuntamenti

I tassi di inflazione saranno attentamente monitorati in Cina, Turchia, Svizzera, Corea del Sud, Filippine, Messico e Russia. Anche i tassi di crescita del PIL di Corea del Sud, Sud Africa, Brasile e Australia cattureranno l’attenzione globale. 

Inoltre, i PMI dei servizi per Cina, Spagna, Italia e Brasile, insieme agli aggiornamenti sulla produzione industriale e sugli ordini alle fabbriche in Germania, insieme all'Ivey Purchasing Managers Index del Canada, contribuiranno a fornire una visione completa delle attività economiche globali. Inoltre, l’attenzione sarà rivolta ai dati relativi al commercio estero provenienti da Germania, Australia, Cina e Francia.