domenica 28 agosto 2022

Investimenti, il dato sul lavoro USA è l'evento clou della settimana

Nell'arco di questa settimana, il report sul lavoro USA sarà senza dubbio il dato più atteso dal mondo degli investimenti. Il dato arriverà proprio prima del weekend, al termine di una settimana che ci introdurrà nel mese di settembre.

Report importanti per gli investimenti

Dopo le parole pronunciate da Powell a Jackson Hole, l'attenzione è tornata altissima sulla situazione economica a stelle e strisce. 

Il capo della FED ha chiaramente detto che la priorità della banca centrale è combattere l'inflazione (attualmente molto al di sopra del target del 2%), anche se questo significherà sacrificare la crescita economica.
Ha aggiunto però che la guida delle azioni della FED saranno i dati in arrivo.

L'importanza dei dati sul lavoro

Senza dubbio, quello sui non Farm Payrolls sarà molto importante. A luglio sono stati aggiunti 528.000 posti di lavoro, battendo facilmente i 250.000 che gli economisti si aspettavano. Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso al nuovo minimo da due anni del 3,5%.
Un dato sul lavoro ancora robusto potrebbe spingere la banca centrale USA a rimanere aggressiva sul fronte dei tassi, potendo contare su un'economia solida. In caso contrario, si riaprirebbe qualche crepa nella possibilità che la FED azi i tassi di 75 punti base nel meeting di settembre.

Effetti sui mercati

Chi fa investimenti ha appena visto cosa significa tutto questo per i mercati. La prospettiva di una FED aggressiva ha spinto in settimana il dollaro sul massimo di 20 anni rispetto all'euro. Le parole di Powell hanno invece fatto scivolare le Borse nella giornata di venerdì. Si è salvato soltanto chi conosce il trailing step cos'è ed ha saputo usarlo.

Dal canto suo, l'Europa continua ad essere perseguitata dagli alti prezzi dell'energia e da un'attività economica che sta rallentando.

NB. Sul cambio euro-dollaro si possono fare investimenti anche nelle binary options, a patto di conoscere quasi sono i broker opzioni binarie Italia.

Altri dati della settimana

Il mondo degli investimenti guarderà con attenzione anche ai dati USA e Cina sulla produzione, che verranno resi noti verso la metà della settimana.
In calendario ci sono anche i I dati sulle vendite al dettaglio australiane, lunedì. Il giorno dopo fari accesi sui dati relativi all’indice CPI sull’inflazione flash/preliminare in Germania, Francia, Spagna e Italia.

giovedì 25 agosto 2022

Prezzi del gas alle stelle sull'effetto panico: record a 315 euro

Non si placano le tensioni sul fronte energetico. Il prezzo del gas ha sfondato la soglia dei 300 euro al megawattora negli scambi ad Amsterdam, arrivando fino a €315 prima di cedere un poco il passo.

La corsa folle del prezzo del gas

L'attenzione sul prezzo del gas è riesplosa prima dello scorso weekend, dopo l'annuncio di Gazprom di un nuovo stop per manutenzione al gasdotto Nord Stream che rifornisce l'Europa dalla Russia.
Questo balzo vertiginoso conferma la peggiore crisi di approvvigionamento degli ultimi decenni. La corsa del prezzo del gas sta spingendo le tariffe energetiche in tutto il continente, contribuendo ad alimentare l'inflazione generale. Colpisce tutti i generi, sia quelli alimentari che non, oltre a incidere sul prezzo (e sulla disponibilità) delle materie prime.

La paura dell'inverno

L'ultima impennata del prezzo fa materializzare di nuovo lo spettro di un inverno all'insegna delle restrizioni e dei razionamenti dei consumi energetici. Una prospettiva che avrebbe fortissime ripercussioni sull'economia, rallentando diverse filiere produttive e spalancando le porte alla recessione.

Crescita shock in due anni

Era dall'inizio della guerra in Ucraina che il prezzo del gas naturale non raggiungeva i €300 al megawattora. Pochi giorni dopo l'inizio del conflitto era arrivato ad un picco massimo di €345, ma poi era sceso nelle settimane successive sui 200.
Per rendersi conto della portata di questa crisi che stiamo vivendo, basta considerare che il prezzo del gas agli inizi del 2021, e cioè nella prima fase acuta della pandemia da Covid, era poco sopra i €25 al megawattora.

Allarme imprese

La corsa dei prezzi energetici, unitamente ad una inflazione attorno all'8%, mette sotto pressione le imprese. Confcommercio sostiene che ben 120 mila aziende sono a rischio fino ai primi mesi del 2023. Parliamo di circa 370 mila posti di lavoro in bilico.
Confcommercio stima che la spesa energetica per il settore terziario ammonterà a 33 miliardi, ossia il triplo rispetto all'anno precedente e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi).

domenica 21 agosto 2022

Investitori, fari accesi sul simposio di Jackson Hole e i PMI

L'ultima settimana piena di agosto non riserverà grandissimi appuntamenti macro, ma sarà anche quella in cui si svolgerà l'importantissimo simposio di Jackson Hole.
Del resto il tema caldissimo per gli investitori continua ad essere l'approccio delle banche centrali nella lotta all'inflazione.

L'evento clou per gli investitori

Il Jackson Hole Symposium si terrà dal giovedì al sabato. Sarà l'evento più seguito della settimana. Gli operatori si chiederanno se la Fed segnalerà l'inizio di piccoli rialzi dei tassi o meno.

Nelle ultime settimane, abbiamo visto alcuni dati contrastanti dagli Stati Uniti. Chiaramente questo ha inciso sul dollaro, che ha oscillato ma alla fine l'Index si è attestato sopra 108 venerdì, avvicinandosi al massimo degli ultimi 20 anni di 108,5 raggiunto a luglio (occhio a usare bene i Sell buy limit significato).

Gli appuntamenti per gli investitori

Dal punto di vista macroeconomico, i dati più interessanti riguardano i flash sui gestori degli acquisti (PMI). Nei prossimi giorni toccherà a Germania e Regno Unito (lunedì), ed a seguire gli Stati Uniti (martedì).

Da parte degli investitori c'è molto interesse soprattutto riguardo alla Germania. Soprattutto quelli che utilizzano App per giocare in borsa gratis sul DAX. Il settore manifatturiero e dei servizi tedesco è stato in calo a luglio, tanto che i PMI sono scivolati in zona contrazione (49,2).
Nel Regno Unito invece il dato è reduce dal minore aumento degli ultimi 17 mesi, nonché dalla lettura più bassa da febbraio 2021. 

Anche negli USA i dati PMI sui servizi sono scesi in zona contrazione, segnando il calo più marcato della produzione da maggio 2020.

I dati preliminari sul PIL USA

Sempre dagli USA è in arrivo il dato preliminare sul PIL. Ricordiamo che gli americani sono scivolati in recessione tecnica, dopo il secondo trimestre consecutivo in calo. Questo conferma una visione di base sul lungo periodo della recessione. I dati preliminari saranno pubblicati giovedì e aiuteranno gli analisti a capire che direzione sta prendendo l’economia.

Si chiude con le trimestrali

Questa settimana sarà importante anche perché si chiude la stagione delle trimestrali. Alcune delle più grandi aziende pubblicheranno il loro dati. Spiccano Intuit, NVIDIA, Peloton e HP.

mercoledì 17 agosto 2022

Debito pubblico, nuovo record a giugno. In sei mesi è salito del 2% a 2.766 miliardi

Non è certo un record invidiabile quello che ha registrato l'Italia. I nostri conti pubblici hanno infatti evidenziato un debito pubblico che è salito a 2.766,4 miliardi, nuovo primato storico.
Lo ha evidenziato il Supplemento Finanza Pubblica del bollettino della Banca d’Italia.

I numeri sul debito pubblico

Il nuovo record è stato raggiunto a causa dell'aumento di 11,2 miliardi che c'è stato nel mese di giugno

Questa crescita è legata all'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (4,9 miliardi, a 86,2), al fabbisogno (4,2 miliardi) e all’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,2 miliardi).
Il debito pubblico italiano dall'inizio dall’inizio dell’anno è cresciuto di circa 52 miliardi, ossia l'1,9%.

I conti di Amministrazioni ed Enti

Chi ha contribuito ad incrementare questa montagna di debito pubblico?
Principalmente le Amministrazioni centrali, dove l'incremento mensile di giugno è stato di 12,5 miliardi. Le Amministrazioni locali invece hanno ridotto la loro esposizione debitoria di 1,3 miliardi. rimane praticamente fermo invece il debito degli Enti di previdenza.
La Banca d’Italia detiene la maggior parte del debito, circa il 25,8%. La scadenza media è stabile a 7,7 anni.

Spese ed entrate

La spinta al debito pubblico è arrivata soprattutto per via delle iniziative di sostegno a imprese e famiglie partite col Covid e proseguite con la guerra in Ucraina e la crisi energetica.

Allo stesso tempo, però, le entrate dello Stato stanno andando bene perché - come hanno già dimostrato i dati sul Pil - la crescita dell'economia è stata più forte e resiliente del previsto, e i prezzi in aumento hanno anche contribuito a portare maggior gettito.
Nel primo semestre dell'anno infatti le entrate tributarie sono state pari a 218,1 miliardi, in aumento dell'11,9 per cento (23,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

giovedì 11 agosto 2022

Prezzi al consumo USA, il calo più delle attese spinge Wall Street

I mercati aspettavano con trepidante attesa i dati sui prezzi al consumo USA, e alla fine hanno reagito in maniera più che positiva dopo che è stato reso noto che il rally dei prezzi ha frenato.

Ne hanno fatto invece le spese il dollaro e i rendimenti dei Treasuries.

La discesa dei prezzi al consumo USA

L'inflazione americana nel mese di luglio ha infatti rallentato all'8,5% annuo, mentre è rimasta ferma su base mensile. Si tratta di un rallentamento rispetto al mese precedente (9,1%) ed anche più marcato di quello che ci si aspettava. Inoltre è il decremento congiunturale più marcato dal 2005. 

La discesa dei prezzi al consumo è stata propiziata soprattutto dal calo dei prezzi della benzina.

Cosa significa questo calo

Dal punto di vista dei mercati, la frenata dei prezzi al consumo significa che la Fed potrebbe ammorbidire il suo atteggiamento nei prossimi mesi, decidendo di limare eventuali nuovi aumenti dei tassi di interesse.
Finora i mercati erano certi che a settembre il rialzo dei tassi sarebbe stato di 75 punti base. Dopo che sono stati diffusi i dati sui prezzi al consumo, questa convinzione si è trasferita su una mossa meno aggressiva, nell'ordine di 50 punti base.

Consiglio: se volete negoziare il dollaro americano, studiate le figure più importanti, come ad esempio la candela hanging man trading.

La reazione dei mercati

Questo spiega perché i dati sull'inflazione hanno spinto al ribasso il dollaro, sul quale si sono intensificate le tecniche di scalping 5 minuti.
Ne ha approfittato l'euro, che ha allungato il passo guadagnando fino a quota 1,03. Invece i i tassi dei Treasury statunitensi sono calati. 

La borsa di New York si  messa a correre, visto che una mossa aggressiva della FED viene mal digerita in quanto intensifica i timori di recessione. L'ottimismo di Wall Street ha contagiato tutte le principali piazze azionarie europee.

Va detto però che gli esponenti della banca centrale americana hanno ribadito più volte che un solo calo mensile non basta per cambiare rotta di politica monetaria, servono almeno un paio di ribassi consecutivi.
E questo induce alcuni osservatori alla prudenza.

martedì 9 agosto 2022

Imprese, il numero cala a giugno ma non nel Mezzogiorno (+0,7%)

Il numero complessivo di imprese sul territorio italiano è sceso durante il mese di giugno, rispetto al 2021. Ma nel Sud il dato si è mosso in controtendenza, segnando un aumento.
Inoltre il Mezzogiorno si manifesta sempre di più come area con un ampio potenziale di sviluppo e ricca di risorse umane ed imprenditoriali.

Il report sulle imprese

I dati sono stati resi noti da un report pubblicato da SRM, Centro Studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo. Emerge che il numero di imprese presenti in Italia è sceso dello 0,1%, mentre quelle nel Mezzogiorno sono salite dello 0,7%

Questi dati evidenziano che nel Sud ci sono tutte le potenzialità e la vitalità necessaria per contribuire alla crescita del Paese. Oltre che ricucire una parte dello storico divario rispetto al Nord.

Analisi delle imprese meridionali

La cosa interessante è che nel meridione ci sono oltre 170 mila imprese giovanili, ossia il 40% del dato nazionale. Il tasso di imprenditorialità giovanile è decisamente più alto di quello medio nazionale, visto che siamo al 9,8% contro l'8,3% nazionale.
Altri dati importanti riguardano l'export, che nel Sud è in forte recupero. Se l'Italia intera ha registrato nel primo trimestre un rimbalzo dell'export del 22,6%, al Sud questo dato sale a +26,3%. E ancora, è cresciuto in modo sensibile il numero delle imprese innovative.

Sfide da vincere

E' chiaro che c'è ancora molta strada da fare prima che il Mezzogiorno possa ricucire lo strappo rispetto al resto del Paese. Per le imprese del Mezzogiorno diventa cruciale utilizzare al meglio le risorse disponibili (oltre 200 miliardi fino al 2030), che dovranno essere spesi in modo efficiente e con una programmazione di qualità. 

Senza dubbio il punto di partenza sono le sue forze endogene legate in primis ai settori prevalenti (Mare, Turismo, Ambiente) che possono contribuire in modo deciso alla ripartenza dell’area. Particolare menzione merita per il settore energia, grazie al rilevante potenziale di generazione elettrica da fonti green.

mercoledì 3 agosto 2022

Costi shock per disastri naturali, le assicurazioni lanciano l'allarme

Nel corso del primo semestre del 2022, i numerosi disastri naturali sparsi per il pianeta hanno comportato costi enormi per le compagnie assicurative. Si stima che il conto sia arrivato a 35 miliardi di dollari di danni assicurati, tra tempeste, inondazioni, temporali e altri fenomeni.

Gli eventi atmosferici e i costi

La stima dei costi è stata fatta dello Swiss Re Institute, ente di ricerca di una del colosso svizzero della riassicurazione. Al conto vanno aggiunti anche 3 miliardi di danni provocati dall'uomo, per un totale di 38 miliardi. Più o meno la stessa cifra (37) riguarda invece i danni non coperti da polizze.

Il climate change

Alla base della crescita dei costi legati a disastri naturali c'è il cambiamento climatico. Tali eventi infatti non sono altro che gli effetti con cui si manifesta il mutamento dell'ambiente naturale, che innesca eventi sempre più violenti.

A differenza del passato o di alcuni tipologie di eventi (come uragani e terremoti), i "nuovi" cataclismi naturali non sono più geolocalizzati in specifiche aree. Eventi come inondazioni e incendi stanno aumentando in ogni angolo del mondo, e sono aggravati dalla rapida urbanizzazione di aree particolarmente vulnerabili.
Per le assicurazioni, il rischio di sostenere costi ingenti a causa di questi fenomeni aumenta.

Un semestre shock

Se ci limitiamo a questo semestre, possiamo ricordare le tempeste che hanno colpito l'Europa (costi per le assicurazioni pari a 3,5 miliardi di dollari), oppure le piogge torrenziali in Australia o le alluvioni in Sudafrica, India, Cina e Bangladesh. Nel periodo estivo invece hanno cominciato a crescere gli incendi devastanti. La temperatura media globale del giugno 2022 è stata di circa 0,3 gradi superiore alla media del periodo tra il 1991 e il 2020, rendendo quello passato il terzo giugno più caldo mai registrato.

Ecco perché secondo Swiss Re (ed anche un colosso tedesco del DAX, Munic Re), il cambiamento climatico è uno dei maggiori rischi per la nostra società e per l'economia.

lunedì 1 agosto 2022

Investitori, ecco gli eventi in focus questa settimana

Questa settimana gli investitori saranno concentrati soprattutto su due appuntamenti. Il primo è quello con il vertice OPEC+, il secondo è il dato sul lavoro negli Stati Uniti.
Ma oltre a questi due eventi, ce ne sono altri che agiteranno ulteriormente il sentiment di mercato.

Il vertice OPEC nel focus degli investitori

Uno degli eventi più attesi dagli investitori è il meeting tra i membri OPEC e non OPEC, che si incontreranno giovedì per discutere le quote di produzione del greggio.
A giugno è stato deciso di attenersi al piano prestabilito, senza accogliere le forti richieste USA di alzare la produzione. I membri dovrebbero discutere delle quote di produzione per settembre e forse per il resto del 2022.

Nel frattempo, il prezzo del petrolio è sempre attorno alla soglia dei 100 dollari la barile, ma è sceso per due mesi consecutivi poiché le prospettive di indebolimento della domanda globale hanno superato i segnali di una continua tensione dell'offerta.

Nota bene: tra le figure che gli investitori devono conoscere anche quando negoziano il petrolio, c'è anche il Pattern pennant trading analisi tecnica.

I dati sul lavoro USA

Se la settimana scorsa gli investitori hanno atteso con ansia il meeting della Federal Reserve, venerdì prossimo si aspettano importanti novità dal mercato del lavoro.
La banca centrale ha aumentato di 75 pb il tasso di interesse, ma ha preannunciato un possibile rallentamento in base ai dati in arrivo. In questa ottica, il report sul lavoro è estremamente importante. Il rapporto del mese scorso ha mostrato che la crescita dei posti di lavoro è stata di +372.000 unità a giugno, mentre i salari sono aumentati dello 0,3 % sul mese.

Potrebbe avere ripercussioni sul dollaro, che si mantiene vicino 106, sui livelli più bassi in quasi un mese poiché c'è il crescente rischio di una recessione degli Stati Uniti. Qualsiasi indicatore forex affidabile adesso segnale un po' più di incertezza riguardo al biglietto verde.

Altri eventi importanti

Oltre ai due appuntamenti clou, ce ne sono altri di forte interesse per gli investitori.
Ad esempio il meeting della Reserve Bank of Australia, che dovrà discutere una decisione sulla politica monetaria. Gli analisti prevedono un altro doppio aumento, vista l'inflazione record.
A seguire mercoledì toccherà alla Bank of England, con gli analisti che prevedono un possibile aumento dello 0,5 %.