Scoppia il caos TARI, ovvero la tassa sui rifiuti. Un errore nel computo della quota variabile del tributo ha fatto sì che negli ultimi 5 anni molti cittadini italiani di diversi Comuni hanno visto l'importo della tassa all'incirca raddoppiato. La grave irregolarità è stata svelata dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, durante una seduta di "question time" a Montecitorio, su richiesta del deputato Giuseppe L'Abbate (M5S). Cosa ancora più grave, nella richiesta si faceva riferimento a un problema evidenziato addirittura 3 anni fa da un articolo del Sole24ore.
L'errore di calcolo
Dove sta l'errore? Nella quota variabile legata al numero degli abitanti della casa (la quota fissa invece è legata alla metratura della casa). La parte variabile del tributo andrebbe infatti calcolata una sola volta sull'insieme di casa e pertinenze, tenuto conto del numero dei familiari. Chi ad esempio ha una casa con cantina e garage, dovrebbe pagare le quote fisse rispettivamente di casa, garage e cantina ma soltanto una ed una sola quota variabile. Invece in molti Comuni la quota variabile è stata calcolata su ciascuna pertinenza, facendo così aumentare a dismisura l'importo, anche fino al doppio del dovuto.
L'errore sarebbe stato commesso anche da Comuni di grosse dimensioni come Milano, Genova e Napoli. Il Movimento Difesa del Cittadino ha lanciato una campagna ('SOS Tari') per chiedere i rimborsi. Per aderire basta inviare una mail alle sedi locali, sulla base della quale l'associazione si occuperà di verificare gli avvisi di pagamento e inviare l'istanza di rimborso al municipio competente.
Le vicissitudini della Tassa sui rifiuti
Va detto che la vita della tassa sui rifiuti non è nuova a turbolenze. Poco tempo fa la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di disservizio grave e perdurante nel tempo, la vecchia Tarsu andava ridotta al 40%, insomma si aveva diritto a uno sconto (il caso riguardava Napoli, per i disservizi nel 2008). Ma più di recente (un paio di mesi fa) anche il Consiglio di Stato si era pronunciato sulla Tari, stabilendo che è illegittimo il criterio che penalizza chi viene da fuori, facendo cioè agare di più a chi non è residente.
La beffa però è nel finale della storia. Malgrado questo caos, la Tari potrebbe subire dei rincari perché sono previsti nel disegno della legge di bilancio 2018.
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