L'industria italiana rallenta. Questo è il dato che emerge dall'analisi di Istat, che evidenzia come dopo lo scatto di agosto, il fatturato dell’industria sia sceso di 1,2%. Nonostante questo calo, il risultato del terzo trimestre rimane comunque positivo, con una crescita dello 0,8% rispetto al precedente. Anche per gli ordinativi c'è un calo durante settembre (-3,9%) ma anche qui il risultato del terzo trimestre è positivo: +2,4%.
I dati di Istat sull'industria
L'andamento congiunturale del fatturato a settembre è dovuto a flessioni pressoché identiche sui due mercati (-1,3% per quello interno e -1,2% per quello estero). Per gli ordinativi, invece, il calo è più marcato sul mercato interno (-5,8%) rispetto a quello estero (-1,4%).
Se viene corretto il dato per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono
stati 21 contro i 22 di settembre 2016) tuttavia il fatturato totale cresce in
termini tendenziali del 5,2%, con incrementi del 4,6% sul mercato
interno e del 6,3% su quello estero.
Su base annua rimane evidente una crescita robusta, pari al 5,2%. A fungere da spinta sono stati sia la domanda interna che le esportazioni.
A livello di settori, i dati più interessanti sono quelli della filiera meccanica. In special modo metallurgia e prodotti in metallo vedono un incremento dei ricavi pari al 13,1%.
Scende invece per il terzo mese consecutivo il settore automobilistico, anche se nel corso del 2017 il risultato complessivo rimane molto positivo (+7,6%).I dati resi noti da Istat confermano quindi che c'è una ripresa in atto nel Paese. La domanda interna è cresciuta soprattutto allo scatto degli investimenti innescato dai bonus di Industria 4.0. La crescita delle esportazioni invece ha registrato invece un bilancio in progresso del 9% nei primi 10 mesi nei mercati extra-Ue.
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