Eventi clou per i mercati finanziari
Per il dollaro USD, sul fronte macro si prospetta una settimana relativamente stabile. I mercati finanziari osserveranno i dati macro per riuscire ad avere indicazioni maggiori sulle prossime mosse della FED. Come si può vedere sul calendario economico dei migliori siti per fare trading online, si comincia con i dati PMI ISM in uscita lunedì. Escludendo eventuali deviazioni sostanziali rispetto alle previsioni, il PMI del settore dei servizi sarà probabilmente poco importante per i trader. Un minimo impatto l'avranno pure i dati sulle richieste di indennità di disoccupazione, mentre un interesse maggiore ci sarà per i dati sull'inflazione all'ingrosso in uscita venerdì.Per il dollaro saranno comunque le situazioni geopolitiche a imprimere la direzione, più che i numeri. La questione della guerra commerciale con la Cina e la tensione con l'Iran rimarranno gli eventi più monitorati su scala globale.
Euro, sterlina e mercati finanziari
Se per il dollaro non sono previsti grossi spunti macro, per l'euro invece le cose andranno diversamente. In questo casi i mercati finanziari hanno diversi spunti di interesse. I dati sul PMI del settore dei servizi saranno importanti, dopo che il settore manifatturiero dell'Eurozona ha evidenziato una contrazione. Attesi anche i report sulla produzione industriale (mercoledì) e i dati commerciali (venerdì). Inoltre la BCE pubblicherà il suo bollettino economico giovedì. Possiamo aspettarci che l'EUR sia sensibile al suo contenuto. Ricordiamo che la coppia EUR-USD ha chiuso la settimana in calo dello 0,18% a $ 1,1108.Occhio anche alla sterlina, interessata dal PMI del settore dei servizi di luglio, dalle vendite al dettaglio BRC, dai dati sul PIL del 2° trimestre, dai numeri di produzione manifatturiera. Al di fuori dei numeri, qualsiasi novità sulla Brexit dovrà essere attentamente monitorata dai mercati finanziari, perché è questo il driver chiave a breve termine. I migliori segnali forex migliori gratis affidabili continuano a puntare sull'ulteriore deprezzamento della valuta britannica, che ha chiuso la settimana in calo dell'1,79% contro il dollaro, a quota 1,2162.
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