giovedì 1 agosto 2019

Lavoro e competenze, aziende italiane in difficoltà. Mancano saldatori e carpentieri

Si dice che il lavoro non c'è, ma il paradosso tutto italiano è che accanto a una forte disoccupazione, esiste anche una penuria di figure professionali che le aziende cercano ma non trovano.

Gap tra formazione e lavoro

Una volta completato il percorso formativo, scolastico o universitario, a molti giovani italiani riesce difficile aprirsi un varco nel mondo del lavoro. Il problema sta tutto nelle competenze richieste alle figure professionali, che la maggior parte delle volte non coincidono con quelle offerte ai ragazzi. Per le aziende si tratta dello “Skill shortage”, la penuria di professionalità qualificate. Secondo i dati del sistema informativo Excelsior, il 31% delle aziende ha avuto grosse difficoltà nel reperire 1,2 milioni di contratti di lavoro programmati nei primi tre mesi del 2019.

Si tratta di un problema serio, messo in evidenza da un recente studio dell'OCSE. Su 19 paesi che sono stati presi in esame, l'Italia è quello dove le competenze sono meno allineate con le esigenze delle imprese. Siamo lontanissimi da quello che accade in altri paesi come gli Usa, la Francia, il Regno Unito, l'Olanda e la Germania, dove c'è un allineamento importante (e prezioso per il mondo del lavoro). Secondo un calcolo fatto alla stessa Ocse, se l'Italia dovesse correggere questo skill mismatch, potrebbe ottenere il 10% in più di produttività.

I professionisti che le aziende non trovano

Nel variegato mondo delle professioni, soprattutto alcune mancano sul mercato del lavoro. Le ha individuate un’indagine della multinazionale italiana del lavoro Gi Group. E si tratta anche di figure poco tecnologiche, come manutentori elettromeccanici, carpentieri metallici, elettricisti, verniciatori, saldatori che vanno ad affiancarsi a software engineer, sviluppatori web, programmatori Plc ed hardware e firmware engineer e farmacisti per la grande distribuzione organizzata. Questi disallineamenti sollevano il problema di un gap da colmare con la formazione, cosa che ne' la scuola ne' l'università fanno.

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