I dati di Istat su imprese e consumatori
A gennaio la fiducia delle imprese è salita da 100,2 a 102,5, raggiungendo i livelli che c'erano a ottobre 2016. Il miglioramento più marcato si è avuto nel settore manifatturiero, dove l'indice passa da 103,7 a 104,8, ma anche nelle costruzioni (da 120,4 a 123,9) e nel settore dei servizi (dove si passa da 102,5 a 105,4). Il dato negativo invece riguarda il commercio al dettaglio, che registra un calo dell'indice da 107,5 a 103,3.
Se l'attenzione si sposta invece sulla fiducia dei consumatori, il quadro invece si rovescia. A gennaio è scesa da 110,9 a 108,8 punti contro i 110,6 punti delle stime di consensus. Il valore rimane però sopra i livelli di novembre 2016. A livello di singole componenti il quadro è molto variegato e disomogeneo.Sul clima economico c'è una discesa da 133,3 a 124,8, mentre in generale il clima futuro si passa da 116,0 a 111,6. Sono entrambi in discesa quindi, a differenza di quel che riguarda il clima personale e quello corrente, che salgono per il quarto mese consecutivo (rispettivamente da 102,7 a 103,8 e da 106,2 a 107,6).
Dopo il miglioramento registrato lo scorso mese, i giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese sono peggiorati (per i giudizi il saldo è passato da -41 a -52 e per le aspettative da -17 a -28). Sono aumentate anche le aspettative sulla disoccupazione (da 20 a 33).
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