L'operazione tra Interum e Intesa Sanpaolo
Come detto, oggi il CdA di Intesa Sanpaolo esaminerà la questione, mentre l'annuncio potrebbe esserci già nei prossimi giorni. L'operazione è stata imbastita a inizio gennaio, quando Intesa e Intrum hanno annunciato l’avvio delle trattative. Alla fine dello scorso anno Intesa aveva una copertura sulle sofferenze al 63,1% (che sale al 69,1% considerando l’impatto Ifrs9). A febbraio invece il piano industriale annunciato da Intesa Sanpaolo vede un rapporto tra crediti deteriorati lordi e impieghi (Npe ratio) al 6% e un dimezzamento dello stock a 26,4 miliardi. Il calo consistente degli Non Performing Loans dovrebbe avvenire già nel corso di quest'anno, con un Npe ratio sotto il 10%.Con l’integrazione delle piattaforme italiane di Intesa Sanpaolo e Intrum, il servicer avrebbe circa 40 miliardi di euro in gestione. Resta da vedere la questione relativa alla forza lavoro. I dipendenti interessati dall'operazione sono un migliaio, incluse circa 600 persone provenienti da Intesa Sanpaolo. Qualora l'operazione dovesse andare in porto, sarà necessario aprire un tavolto di confronto con le organizzazioni sindacali per vedere in che modo questa partnership possa valorizzare le risorse umane coinvolte.
Positivi gli effetti della notizia in Borsa. Intesa Sanpaolo infatti avanza a Piazza Affari (+0,5%) in attesa di notizie da parte del CdA riguardo la maxi offerta per gli Npl.
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