lunedì 29 settembre 2025

Produzione di olio, ottimismo per l'Italia per la campagna 2025

C'è un cauto ottimismo riguardo all'andamento della produzione di olio nel 2025. Alla fine il livello di output nel nostro paese potrebbe essere di circa il 30% in più rispetto allo scorso anno, che fu decisamente complicato per il settore.  

Le stime sulla produzione di olio

Dopo le prime stime di OlivoNews, organo di informazione che dal 1984 si occupa della filiera olivicolo-olearia, arrivano le conferme da un'indagine condotta da Unaprol, insieme a Coldiretti e Foa (Frantoi Oleari Associati). 

La produzione produzione di olio di oliva dovrebbe attestarsi quest'anno intorno alle 300mila tonnellate, quasi un terzo in più rispetto allo scorso anno, durante il quale la siccità funestò la campagna di raccolta delle olive.

Una notizia senza dubbio positiva, visto che in Italia la produzione di olio d’oliva coinvolge circa 400mila aziende agricole e può contare su un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive.

Viva la pioggia

Chiaramente si tratta solo di proiezioni che si fondano anche sulle previsioni dell'andamento climatico per le prossime settimane, per cui la loro accuratezza dipenderà da come effettivamente sarà il meteo. Le cose potrebbero andare anche meglio del previsto se arrivasse la pioggia, specialmente in Puglia. In questo caso infatti la crescita produttiva potrebbe essere decisamente più significativa.

Difficoltà al Nord

E' proprio il Sud la zona che fungerà da traino alla produzione di olio nazionale, visto che Puglia e Calabria rappresentano oltre il 60% della produzione nazionale. In queste regioni si avvertono i benefici delle piogge cadute a luglio e agosto, che hanno mitigato gli effetti del caldo anomalo di maggio. Ciò consente una resa delle coltivazioni superiore del 30-40% rispetto allo scorso anno.

Meno brillante è la situazione attesa al Nord, dove gli olivicoltori si preparano a una campagna difficile, come se non bastassero i problemi legati ai dazi che alimenteranno anche il business del falso made in Italy. Secondo l'indagine è previsto un calo del 40% a causa del maltempo. Mentre nel centro Italia la situazione è disomogenea, con cali medi del 10-15%, ma una dinamica produttiva a macchia di leopardo. 

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