giovedì 9 ottobre 2025

Tasso di interesse, in arrivo altri tagli dalla Fed

La politica monetaria della Federal Reserve sta camminando lungo un sentiero che conduce ad altri tagli al tasso di interesse nelle prossime riunioni. E' quanto emerge dalla lettura dei verbali relativi all'ultima riunione di politica monetaria, quella che si è svolta il 16-17 settembre, al termine della quale l'istituto centrale di Washington decise di tagliare il costo del denaro per 25 punti base, portandolo nell'intervallo compreso tra 4% e 4,25%.

Le prospettive americane sul tasso di interesse

I funzionari del FOMC (Federal Open Market committee) ritengono che sarà opportuno allentare ulteriormente la politica monetaria in questo ultimo spicchio di 2025. Tuttavia, la maggioranza dei partecipanti rimane ancora convinta che ci siano rischi al rialzo per le prospettive di inflazione. Anche per questo alcuni funzionari erano più riluttanti a sostenere il taglio dei tassi di interesse e avrebbero voluto rinviarlo ulteriormente.

Uno o due tagli ancora?

Riguardo al futuro c'è una divisione sull'opportunità di effettuare due o tre riduzioni totali nel corso di quest'anno (incluso quella che è già stata effettuata). Dieci membri sono Infatti favorevoli a tagli per ulteriori 50 punti base complessivi, mentre nove si esprimono a favore dei tagli complessivi per 25 punti base (quindi abbassare il tasso di interesse soltanto in una delle due riunioni rimanenti).

In ogni caso i funzionari del FOMC hanno sottolineato l'importanza di adottare un approccio equilibrato, valutando i rischi sia per il mercato del lavoro e l'inflazione prima di decidere le prossime mosse.

Lo shutdown

I verbali della riunione della Federal Reserve riguardano un momento antecedente allo shutdown negli USA, che potrebbe anche cambiare le carte in tavola. Il blocco governativo lascia il mercato senza dati macro rilevanti, come quello sul mercato del lavoro. Anche la Fed potrebbe perciò diventare più cauta qualora non si sbloccasse questo stallo politico.

Il mercato

La lettura dei verbali della Fed non ha cambiato granché invece il sentiment degli investitori. Il Dollaro sta continuando a riprendere quota per via soprattutto dell'incertezza globale che riguarda lo scenario politico europeo, la sorpresa politica in Giappone e l'evoluzione del quadro geopolitico. Il Dollar Index si sta avvicinando a 99 (fonte Pocket Option nuovo link). Chi invece sta approfittando decisamente di questo scenario è l'oro, il cui prezzo ha superato per la prima volta quattromila dollari per oncia.

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