Appuntamento pre-estivo con le imposte
Si tratta di appuntamento importanti per lo Stato, visto che gli assicurano più di 20 miliardi di introiti. Per questo primo appuntamento con le imposte, i contribuenti non si trovano di fronte ad alcuna brutta sorpresa. L'acconto che hanno pagato l'anno scorso, sarà uguale anche quest'anno se non è cambiata la quota di proprietà o il periodo. Stesse aliquote, stesse imposte. Anche se in agenda non sono previsti aumenti per due tasse, lo scenario potrebbe cambiare in modo forte da qui a dicembre, ovvero il mese del pagamento del saldo.Niente più blocco delle aliquote
Nell'ultima Legge di Bilancio infatti non c'è più traccia del blocco delle aliquote, che ormai durava da 4 anni. Questo significa che i comuni hanno la facoltà di aumentarle, sia pure entro i limiti consentiti dalla legge. Chi vive in comuni che già applicano le aliquote massime, non potrà imbattersi in brutte sorprese. Ma per tutti gli altri il rischio di subire una stangata è concreto. Per non dire molto probabile.Occorre partire da una considerazione: in Italia ci sono oltre 400 comuni in dissesto o pre-dissesto, e di fronte alla possibilità di alzare gli introiti delle imposte locali, è facile immaginare che non si faranno sfuggire questa occasione. Del resto c'è già un esempio concreto, in materia di imposte sul reddito. Lo sblocco delle addizionali deciso dall’ultima legge di bilancio, ha infatti spinto l'Irpef locale verso l'alto in 600 Comuni.
Non resta quindi che aspettare e incrociare le dita, aspettando di conoscere l'aliquota da applicare tramite le delibere comunali che le amministrazioni sono tenute a pubblicare entro il 28 novembre sul sito del ministero dell’Economia.
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