martedì 30 luglio 2019

Bank of Japan, per adesso nessun cambio. Ma è possibile un'altra manovra espansiva

Ancora una volta la Bank of Japan ha deciso di non effettuare alcuna correzione alla propria politica monetaria. La banca centrale giapponese ha infatti confermato (con 7 voti favorevoli e 2 contrari) il tasso di interesse in territorio negativo a -0,10%. E' dal gennaio del 2016 che si trovano a questo storico livello.

Bank of Japan pronta a intervenire

La banca centrale del Sol Levante ha inoltre confermato anche il suo piano di quantitative easing, che ad ottobre 2014 è stato portato 80.000 miliardi di yen l'anno (oltre 660 miliardi di euro al cambio attuale). Va detto che l'istituto guidato da Kuroda ha aperto alla possibilità di fare ulteriori interventi a sostegno dell'economia e dell'inflazione (che è lontanissima dal target del 2%), se sarà necessario.

Dal momento che la decisione della Bank of Japan era ampiamente attesa dai mercati, non c'è stato alcun contraccolpo sullo Yen. Le trading online piattaforme migliori evidenziano che la valuta nipponica ha avuto un piccolo contraccolpo contro il dollaro, ma poi è tornata a scambiare sui valori di ieri, in prossimità del minimo di tre settimane a 108,950.

Va detto che l'attenzione degli investitori è tutta rivolta all'imminente riunione della FED, che dovrebbe tagliare il costo del denaro USA di 25 punti base. Ecco perché le tecniche trading forex intraday oggi sono improntate ad una certa prudenza da parte degli investitori.

Outlook economici e dati macro

Tornando alla Bank of Japan, sono stati resi noti anche gli outlook per l'inflazione e la crescita. La dinamica dei prezzi al consumo è attesa all'1,0% nel 2019, contro l'1,1% stimato in precedenza. Per il 2020 invece si prevede un progresso fino all'1,3% (1,4% l'outlook precedente). E' stato rivista in peggioramento anche la stima riguardo al Pil giapponese: da 0,8% a 0,7% (confermata invece allo 0,09% la previsione per il 2020).

La scorsa notte sono stati resi noti anche alcuni dati macro nipponici. La produzione industriale è crollata del 3,6% rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è stato del 4,1%, in ulteriore peggioramento rispetto al calo di maggio. La disoccupazione è scesa al 2,3%, con il numero di occupati cresciuto a 67,47 milioni.

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