Senza dubbio è un momento complicato per l'economia globale, avvolta da enormi incertezze soprattutto dopo la rielezione di Trump. Anche l'industria italiana sta soffrendo e vive una fase critica.
Cosa succede all'industria italiana
Il nostro sistema imprenditoriale deve affrontare delle sfide, che sono molte e complesse. L'industria italiana da un lato viaggia verso la sostenibilità attraverso l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, dall'altra però questo percorso deve essere sviluppato in mezzo a molte difficoltà strutturali e ai cambiamenti globali dell'economia. Molti settori sono così finiti nell'occhio del ciclone, come dimostra l'aumento del ricorso alla cassa integrazione.
I numeri sulla CIG
In base ai dati diffusi dall'INPS all'inizio di maggio, nel primo trimestre di quest'anno il numero di ore di cassa integrazione che sono state autorizzate è cresciuto del 30% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. È un chiaro segnale della crisi dell'industria italiana, con forti ripercussioni sia sulla loro competitività che sul mercato del lavoro. Complessivamente le ore di cassa integrazione autorizzate risultano 61,7 milioni, mentre a marzo dell'anno scorso erano poco meno di 40 milioni.
Se l'analisi viene fatta sulle ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs) l'aumento complessivo e più del doppio, visto che dalle 13,6 milioni di ore autorizzate a marzo 2024 siamo saliti a 29,9 milioni. Poco più della metà riguarda contratti di solidarietà, a evidenziare che una grande fetta dell'industria italiana fa un'enorme fatica a garantire la continuità operativa senza ricorrere al sostegno pubblico.
I settori più colpiti e le conseguenze sul lavoro
L'andamento è disomogeneo a seconda dei settori operativi. Quelli più colpiti dalle difficoltà sono il metalmeccanico, il tessile, l'abbigliamento, il cuoio e le calzature. Si tratta di settori molto coinvolti transizione verso la sostenibilità, e per questo costretti ad adeguare costantemente la loro struttura e organizzazione.
La crisi che attraversa l'industria italiana chiaramente ha delle forti ripercussioni sul mondo del lavoro. L'aumento delle richieste di indennità di disoccupazione, sia pure piccolo, è comunque un segnale di un mercato occupazionale che fa molta fatica a crescere. Al tempo stesso, un altro indicatore delle difficoltà dell'industria italiane è il calo della produttività, soprattutto per via di un gap tecnologico rispetto alla concorrenza degli altri paesi.
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