mercoledì 18 giugno 2025

Tasso di interesse, la Bank of Japan congela il livello allo 0,5%

Come si aspettavano i mercati, la Bank of Japan ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro al termine della riunione di politica monetaria di giugno. Con una decisione unanime infatti il comitato ha confermato il tasso di interesse principale allo 0,5%.

La decisione su acquisto titoli oltre al tasso di interesse

Oltre a confermare il tasso di interesse al livello più alto dal 2008. La Bank of Japan ha deciso inoltre di ridurre l'importo degli acquisti di obbligazioni sovrane (JGB), per ridurre gradualmente ma in modo costante la sua politica monetaria ultra-accomodante.

Con una maggioranza di 8 a 1, è stato deciso di abbassare l'importo degli acquisti mensili diretti a circa 2.000 miliardi di yen nel periodo gennaio-marzo 2027. L'importo sarà ridotto, in linea di principio, di circa 400 miliardi di yen per trimestre fino al periodo a marzo 2026. A partire da aprile 2026, poi la riduzione verrà portata a 200 miliardi di yen (per trimestre) fino a marzo 2027. 

Le preoccupazioni della BoJ

La banca centrale nipponica ha deciso di percorrere questa strada per via delle forti incertezze che riguardano l'economia nazionale e quella globale. Secondo l'istituto, l'economia giapponese si è ripresa moderatamente, ma è stata osservata una parziale debolezza. I pericoli però sono le forti tensioni geopolitiche e la questione dei dazi, che hanno aumentato le aspettative di inflazione "moderatamente".

Nel corso del G7 in Canada, il primo ministro Ishiba e il presidente Trump non sono riusciti a raggiungere un accordo tariffario. Saranno così necessari ulteriori colloqui tra Tokyo e Washington, per provare a raggiungere un accordo.

NB. Sulla valuta giapponese e altri asset si possono negoziare anche opzioni vanilla (broker con cui negoziare ce ne sono tanti).

La reazione del mercato

La decisione della BoJ sul tasso di interesse, proprio perché largamente attesa, non ha avuto grande impatto sullo yen giapponese. Il cambio USDJPY è leggermente salito oltre la soglia di 145, ma dall'inizio dell'anno è sceso di circa il 10%. Intanto le candele giapponesi pattern evidenziano una situazione più incerta di recente.

Intanto il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è salito a circa l'1,47%, mentre sul mercato azionario l'indice Nikkei 225 è aumentato dello 0,59% per chiudere a 38.537 punti. Il più ampio indice Topix invece è salito dello 0,35% a 2.787 martedì, estendendo i guadagni della sessione precedente.

lunedì 16 giugno 2025

Risparmio, gli italiani superano i 6000 miliardi nel loro salvadanaio

Gli italiani continuano a confermarsi un popolo di grandi risparmiatori. In base ad una recente indagine condotta dalla Fabi, risulta che il risparmio degli italiani ha raggiunto la soglia dei 6mila miliardi di euro alla fine del 2024. Si tratta di un record assoluto.

La corsa del risparmio

Questa cifra è la somma del risparmio che viene detenuto in diversi strumenti finanziari: conti correnti, titoli azionari, titoli di Stato, fondi comuni, assicurazioni. Rispetto alla fine del 2023 c'è stata una crescita di oltre 250 miliardi di euro, ossia un incremento del 4,3%

Se viene fatto un confronto rispetto al periodo antecedente alla pandemia, ossia il 2019, l'aumento del risparmio nei salvadanai italiani è stato del 29% circa.

Le principali forme di impiego

Lo strumento preferito per allocare il proprio risparmio sono i fondi comuni di investimento. Rispetto al 2023, lo scorso anno c'è stata una crescita delle somme allocate pari al 17,6%. Le somme allocate sono giunte a 850 miliardi, evidenziando un appetito crescente per i prodotti più dinamici diversificati.

Anche i titoli di Stato continuano a riscuotere grande successo. BOT e BTP hanno aumentato gli afflussi di denaro per 62 miliardi lo scorso anno, avvicinandosi alla somma complessiva di 500 miliardi. Ciò si deve anche al grande successo che hanno riscosso le ultime emissioni retail, anche per via degli alti tassi di interesse. Va segnalato un ritorno di fiamma per la finanza pubblica, con il debito italiano che è tornato ad attirare le famiglie grazie soprattutto ai rendimenti più elevati.

Azioni

Il mercato azionario ha vissuto una crescita più ridotta. Le famiglie italiane detengono circa 1755 miliardi di euro in titoli azionari, con un aumento di 17 miliardi rispetto all'anno precedente. Malgrado la forte volatilità, questo tipo di investimento ha avuto una tenuta importante.

Forse può interessare: le Borse nel 2024 hanno vissuto un altro anno d'oro.

I conti correnti e i conti deposito

Se nel 2023 c'era stato un rallentamento, il 2024 segna una nuova crescita della liquidità sotto forma di depositi e conti correnti. Si è passati infatti da 1577 miliardi a 1593 miliardi, con un incremento percentuale minimo ma comunque da evidenziare. Bisogna evidenziare l'aumento della liquidità giacente sui conti correnti, che ha raggiunto quota 1192 miliardi di euro.

martedì 10 giugno 2025

Bilancio in chiaroscuro per le EuroBorse. Milano cala dello 0,6%

Termina con un bilancio a tinte miste la giornata delle Borse europee. Mentre Milano e Francoforte scendono, Parigi e Madrid salgono (e lo stesso fa fuori dal blocco anche Londra). Gli investitori sono concentrati sugli sviluppi che arrivano da Londra, dove si svolgono i colloqui tra la delegazione statunitense e quella cinese, per cercare un accordo sulla battaglia dei dazi.

Intanto si guarda anche ai dati macro, visto che domani sarà pubblicato il report sull'inflazione negli Usa, che potrebbe orientare le decisioni future della FED (che si riunisce settimana prossima).

Fine giornata, ecco il bilancio

Alla chiusura delle contrattazioni, a Milano l’indice Ftse Mib giornata cede lo 0,6% a 40.207 punti. Sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,58%, chiudendo a 42.692 punti. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,3%). 

Nel resto d'Europa il bilancio è a tinte miste. Salgono Parigi (+0,2%), Amsterdam (+0,7%) e Londra (+0,23%), scendono Francoforte (-0,6%, molti hanno fatto scalping dax 1 minuto nella seduta odierna) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%). A Wall Street scambi in rialzo.

I numeri di Piazza Affari

Sul principale listino milanese il bilancio migliore è quello di Stellantis (+4,97%), che allunga la serie di sedute positive ma che comunque da inizio anno ha perso circa il 30% del valore. Giornata molto positiva per i titoli energetici come Saipem +3,11%, Eni +2,41% e Tenaris +2,39%.

Sul fronte opposto, affonda anche oggi Leonardo -6,3%. Male anche i titoli bancari: Banca Popolare di Sondrio (-3,43%), Bper (-3,13%), Banco Bpm (-2,6%) e Unicredit (-2,59%).
Sotto pressione anche Unipol, con un forte ribasso del 3,12% che gli fa disegnare una Marubozu candela.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, l'euro-dollaro resta stabile su 1,14. Si muove poco anche l'oro sul mercato valutario, mentre avanza il Petrolio.
Scende lo spread, attestandosi a +88 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,38%. Ora l’Italia paga soltanto 0,9 punti percentuali in più rispetto ai costi di rifinanziamento decennali della Germania, vicino ai minimi da 15 anni.