giovedì 31 agosto 2017

Debiti UE, è la Francia il paese messo peggio. Italia nella media

L'Italia è notoriamente uno dei paesi che sta messi peggio in Europa per quanto riguardo il rapporto debito/PIL. Da noi questo rapporto poco virtuoso giunge al 130%, mentre la media dell'Eurozona è 90%. Tuttavia, se si fa una comparazione dei debiti aggregati dei paesi europei, si scopre che l'Italia non è quello che sta messo peggio di tutti. Anzi, sorprendentemente siamo poco sopra la media degli altri membri dell'Eurozona. Il debito aggregato rispetto al nostro prodotto interno lordo raggiunge il 350% (in Germania è al 270%). Quando parliamo di debito aggregato ci riferiamo ai livelli di indebitamento di tutti gli attori economici (Stato, imprese, banche e famiglie).

La classifica alternativa sul debito


Il paese che sta messo peggio di tutti sotto questo unto di vista è la Francia. Sarebbe infatti quello transalpino il più esposto finanziariamente, sebbene il rapporto debito/PIL sia al 100%. Ma se si somma l’esposizione delle società, delle banche  e delle famiglie, allora si scopre che complessivamente il debito aggregato è al 400% del PIL, pari a 9mila miliardi di debiti cumulati.

Al di là del dato numerico, questa graduatoria fa emergere un aspetto importante. In Europa viene ignorata la componente del debito privato, che come abbiamo visto può essere talmente grosso da ribaltare alcune classifiche economiche. Tuttavia è un errore non prenderlo in considerazione, visto che il debito privato è strettamente correlato al debito pubblico. Storicamente infatti è dimostrato che quei Paesi che varano provvedimenti di austerità per ridurre il debito pubblico, quasi sempre devono poi finanziare la crescita attraverso l’aumento della leva privata. Inoltre con l'introduzione del bail-in si è dato quasi per assunto il principio che il risparmio privato è un “asset istituzionale” - visto che serve per salvare le banche - e allora non si capisce perché non considerare allo stesso modo anche il debito privato.

Nessun commento:

Posta un commento