Se le parole di Draghi a Jackosn Hole avevano dato una ulteriore spinta alla coppia euro-franco svizzero, le tensioni sul fronte Coreano hanno ridato impulso alla ricerca dei beni rifugio, spingendo la valuta elvetica. Lunedì l’EUR/CHF è sceso fino a 1,1374 per poi risalire, mentre negli primi scambi di oggi c'è di nuovo un tentativo di calo verso quota 1,415. Non c'è dubbio che - in assenza di stimoli macro - sia la questione internazionale a fare da driver principale a questo cross. anche perché il livello di tensione in Corea è salito vertiginosamente.
Se analizziamo il recente passato, pur non essendo riuscita a violare la quota 1,15, la coppia EUR/CHF ha comunque consolidato i rialzi. Nelle ultime settimane si è stabilizzato tra quota 1,13 e 1,15 (se volete fare trading sulle valute, ricordatevi di dedicare molto tempo a quale broker forex scegliere). Dall’inizio del 2017 l'euro è andato benissimo, guadagnando oltre l'8% ponderato. Contro il franco invece il guadagno è stato leggermente inferiore, cioè 7,30%. A salvare la valuta rossocrociata è il suon status di bene rifugio, che sta riemergendo.
Le prospettive sul franco svizzero
Proprio questo aspetto potrebbe pesare nel prossimo futuro, se dovesse continuare l'escalation di nervosismo sul fronte internazionale (il che dimostra che non sempre il Forex trading online automatico funziona). Va poi rimarcato che Draghi continua a tenere gli investitori all’oscuro delle sue intenzioni, e in vista della prossima riunione della BCE questo potrebbe pesare. Ormai i trader si aspettano annunci hawkish di qui a breve, ma più il tempo passa e più si spazientiranno. Tanto più che l'inflazione debole inizia a far perdere quota all'idea del tapering prima del 2018.
L'impostazione della coppia Euro-Franco è neutrale, ma potrebbe perdere forza e magari virare al ribasso. Al ribasso terremo d'occhio il supporto a 1,1259 (minimo 18 agosto), mentre al rialzo la resistenza è costituita da 1,1538 (massimo 4 agosto).
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