I dati sui consumi
La rilevazione dei dati è stata fatta dall'Iias (Istituto italiano alimenti surgelati) ed ha evidenziato che i surgelati sembrano aver conquistato un ruolo centrale nelle scelte di consumo degli italiani. Anche se la crescita annua è dello 0,1%, bisogna considerare che il resto del comparto alimentare nel 2016 si era fermato a un -0,5%. Il trend dei surgelati va quindi in controtendenza rispetto al settore in generale.Nel 2016 il consumo pro-capite di surgelati da parte degli italiani è di 13,69 kg (l'anno precedente erano 13,55). Il mercato ha fatturato complessivamente 4,5 miliardi di euro. A trascinare la crescita soprattutto il comparto ittico, che ha registrato un +4,4%. In percentuale fanno ancora meglio pizze e snack che arrivano a 4,5%. Bene anche e i prodotti vegetali (136.789 tonnellate, +4,1%). Dal punto di vista geografico invece il maggiore uso di surgelato rimane sempre nelle regioni del Nord-Est Italia (32,9%). Il centro si colloca al secondo posto (26,3%) mentre il nord-ovest è ultimo (20,1%), preceduto dal Sud (20,7%).
Secondo una indagine Ipsos, la spinta verso i surgelati deriva dalla consapevolezza da parte dei consumatori (37%) dell’innovazione e della sostenibilità che le aziende del settore sono riuscite ad imprimere negli ultimi anni. Inoltre la stessa indagine evidenzia che la metà del campione ascoltato, ritiene che in futuro aumenterà ancora di più il peso dei surgelati nel suo carrello della spesa.
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