I risultati italiani nell'economia circolare
Con il termine economia circolare si intende quel modello di produzione e consumo che genera condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende la vita del prodotto. Ebbene, secondo l'Ing international survey, il comportamento dei consumatori italiani è estremamente virtuoso.Il dato più eclatante in tal senso riguarda la raccolta differenziata, dove siamo a sorpresa primi in Europa. Da noi infatti il 92% dei cittadini intervistati dichiara di effettuarla con continuità, mentre nel resto della UE il dato si ferma al 76%. Facciamo molto meglio della Germania (87%) e della Francia (83%). Distacchiamo di tantissimo gli Usa (solo il 53%).
Ritutilizzo degli oggetti
L'Italia si mette in evidenzia anche in un altro fattore fondamentale dell’economia circolare, ovvero il riutilizzo degli oggetti. Anziché smaltirli, il 64% degli italiani pensa di riutilizzarli nei prossimi tre anni, contro il 60% dei cittadini europei (in Germania è appena al 49%). Malgrado sia diminuito il numero di negozi specializzati nella riparazione, un terzo degli europei si dichiara disposto a riparare mobili ed elettrodomestici.Il 77% degli italiani dichiara inoltre che la tutela dell'ambiente sia diventata una assoluta priorità, che bisogna anteporre alla crescita economica. Chi invece non sposa questa linea di condotta sono Paesi Bassi (51%), Stati Uniti (60%) e Australia (65%). A tal proposito, il 75% degli italiani crede che le imprese subiranno delle ripercussioni economiche se non porranno attenzione al cambiamento climatico.
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