Le domande della Ue sul patto di stabilità
La volontà di cambiare emerge dal report sul Patto di stabilità (regolamenti del 2011 e 2013) presentato dal commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, e il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. Al termine delle venti pagine del rapporto, vengono poste alcune domande per animare il dibattito pubblico su come modificare le regole fiscali del patto.La Commissione Ue si è posta l'obiettivo di realizzare una revisione del patto di stabilità nell'arco di un anno, arrivando ad una formulazione nuova e condivisa con gli stati membri. Il punto è proprio questo: i paesi UE spesso hanno dovuto accettare le stringenti condizioni del patto, e altrettanto spesso hanno cercato di aggirarle o di forzarle. Senza condivisione, nessuna regola può avere successo. Inoltre negli ultimi tempi si stava imboccando una strada pericolosa, visto che gli Stati del Nord - più rigidi nell'applicazione - hanno preso a guardare con sospetto quelli del Sud - più volenterosi di forzare gli accordi perché economicamente meno solidi.
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