La messa in liquidazione di AirItaly
La decisione è stata presa dagli azionisti della società, ovvero Alisarda (51% del capitale) e Qatar Airways tramite la holding AQA (49%), per via delle "persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato" e della constatazione che "non sussistono più le condizioni per il prosieguo delle attività". Dalla sua nascita AirItaly ha accumulato perdite per 380 milioni.Non è servita a nulla la sollecitazione da parte della ministra dei Trasporti Paola De Micheli, che aveva chiesto alla società di sospendere ogni decisione e attendere prima un confronto col governo, giacché "non è accettabile la decisione di liquidare un'azienda di tali dimensioni senza informare prima il Governo e senza valutare seriamente eventuali alternative".
Disagi per i passeggeri, timore per i dipendenti
E invece la liquidazione c'è, e parte subito. Spetterà adesso ai liquidatori far fronte a tutte le passività sin qui maturate e fra queste, ovviamente, quelle esistono e che matureranno verso i dipendenti, avvisati con un email di quanto successo. AirItaly conta in tutto circa 1.200 dipendenti (quasi la metà sono in Sardegna), il cui futuro è chiaramente in bilico. Riguardo ai passeggeri invece, chi aveva prenotato un volo se lo verrà "coperto" fino al prossimo 25 febbraio da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente.La liquidazione di Air Italy fa tremare tutta la regione Sardegna, che teme un isolamento in termini di mobilità se non interverranno fatti nuovi. L'aeroporto di Olbia Costa Smeralda rimarrà chiuso fino al 13 marzo per lavori di rifacimento della pista, e non si capisce chi potrebbe subentrare sullo scalo per operare in continuità territoriale verso Roma e Milano.
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