mercoledì 20 maggio 2020

Banca centrale svizzera alle prese col problema cambio: il franco svizzero è troppo forte

Il rapporto tra la Banca nazionale Svizzera e la sua valuta è da sempre molto delicato. L'istituto centrale è infatti impegnato in una costante battaglia per tenere il cambio del franco all'interno di uno stretto range, tanto contro l'euro che contro il dollaro. Ma lo scoppio della pandemia ha reso difficile questo compito.

La battaglia della Banca centrale svizzera

La crisi economica globale innescata dal Covid, ha infatti modificato l'orientamento degli investitori. Questi ultimi infatti si sono spinti verso i beni rifugio, come appunto il franco svizzero. Da diverse settimane quindi il CHF è particolarmente forte, e di conseguenza la Banca nazionale svizzera (BNS) è al lavoro per contenere l’apprezzamento (qui invece ci sono le previsioni euro lira turca dollaro). Peraltro l'istituto elvetico non è neppure esente da altri problemi, visto che ha subito una perdita di 38,2 miliardi di franchi nel primo trimestre, proprio a causa della turbolenza sui mercati finanziari. Infatti le sue posizioni in valuta estera hanno subito una perdita di 41,2 miliardi.

Il franco troppo forte

Nonostante la parziale contrazione registrata negli ultimi giorni, frutto del rinnovato appetito al rischio che ha fatto seguito all'allentamento dei lockdown, il franco rimane particolarmente forte rispetto a tutte le principali divise, come si può vedere sulle app trading con bonus senza deposito. Questo tiene sull'allerta a BNS.

Averi a vista a livelli record

Va precisato che la Banca centrale elvetica non comunica mai apertamente se sta operando sul mercato in un determinato momento, e tantomeno in che modo. Di sicuro tra le opzioni per contenere l’apprezzamento, vi è quella di vendere. Un dato però lo abbiamo. Gli averi a vista delle banche svizzere presso la BNS sono arrivati a 673 miliardi di franchi. Si tratta di numeri mai visti, aumentati per la 18esima settimana di seguito. Questo aumento è dovuto anche alla liquidità che la BNS sta fornendo al sistema bancario per la concessione di crediti alle aziende, così da stimolare l'economia. Ma nonostante i suoi sforzi, il cambio per adesso rimane molto elevato, con inevitabili conseguenze per le esportazioni.

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