Il nodo
Recovery Fund è in cima alla lista delle priorità della UE, come ha sottolineato la cancelliera Merkel nel suo primo discorso da presidente di turno (è cominciato il semestre tedesco). Bisogna
accelerare sul piano di aiuti all'economia europea, devastata dal coronavirus. Magari arrivando all'approvazione entro l'estate.
Il rilancio dell'economia europea
La cancelliera si rallegra che la
Commissione abbia aderito a proposta franco-tedesca. "
Sosteniamo la dote da 500 miliardi per tutta l’Europa". Merkel ha chiarito che il fiume di risorse che annaffierà l'economia europea non verrà "
investito solo per tornare a dove eravamo. ma per andare verso il futuro". Ha poi spiegato di voler mantenere una stretta
collaborazione con il Parlamento europeo, dove nelle prossime settimane passerà il
piano sul prossimo bilancio europeo e sul Recovery Fund. Servirà l'approvazione dell'Assemblea per andare avanti, e tuttavia Merkel ammette che "
le posizioni degli stati sono distanti". Insomma, l'
UE resta spaccata sul piano di aiuti.
Una UE più forte
Sotto questo aspetto,
la Merkel lancia un invito a tutti i paesi membri: "
Bisogna trovare un accordo rapidamente, mi auguro entro l’estate. Siamo disposti a compromessi ma occorrono compromessi anche da parte vostra (dei parlamentari europei, ndr) per fronteggiare una situazione straordinaria. L'economia europea è stata fortemente scossa. Milioni di posti di lavoro si sono persi, i cittadini hanno vissuto la paura e ora hanno bisogno del nostro sostegno. L'Ue può uscire rafforzata solo se è disposta a cercare soluzioni comuni, se si è disposti a capire la prospettiva dell’altro, nessuno esce da solo dalla crisi. Saremo più forti di prima".
Brexit e Web Tax
La Merkel ha parlato anche di un altro tema molto caldo, ovvero la
Brexit. Ha auspicato di
raggiungere un accordo entro l’anno, anche se è palese che i progressi fatti sono davvero pochissimi. Inoltre ha parlato di emissioni. "
Dobbiamo andare verso un’economia a emissioni zero. Per me è importante che la neutralità del clima". Ha poi ribadito il peso di una rivoluzione tecnologica della Ue. Infine, ha fornito pieno
appoggio alla vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager sulla
web tax, la
tassa sui ricavi dei colossi del digitale.
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