Si preannuncia un inverno molto freddo, a causa di un mix terribile di inflazione elevata e crescita debole. E' questa la fotografia del Vecchio Continente secondo il Fondo Monetario Internazionale, che vede gran parte dei paesi in recessione tecnica nei prossimi mesi.
L'inevitabile recessione
Secondo Alfred Kammer, responsabile del dipartimento europeo del FMI, oltre metà dei paesi europei vivrà due trimestri consecutivi di arretramento del Prodotto interno lordo, ossia recessione tecnica. In questo elenco figurano sia l'Italia che la Germania.Per quanto riguarda l'Italia, l'aggiornamento dell'outlook economico stima quest'anno una crescita del 3,2%, mentre il prossimo anno ci sarà un calo dello 0,2%. Soltanto nel 2024 ci sarà un'inversione di rotta, con un ritorno alla crescita dell'1,3%.
La contrazione dei consumi
Un pesante fardello per l'economia sarà la contrazione dei consumi. A causa dei forti rincari energetici, il costo della vita per le famiglie europee è cresciuto del 7% nel 2022. Crescerà ancora del 9% nel 2023. Tutto questo inevitabilmente spingerà al ribasso i consumi privati, come già sta succedendo da tempo. Soltanto nel periodo estivo c'è stata una lieve ripresa.
La politica monetaria
A spingere le economie europee verso la recessione sono anche le inevitabili scelte restrittive di politica monetaria. I tassi di interesse stano crescendo e continueranno a farlo. Le banche centrali devono infatti combattere l'inflazione crescente, e lo devono fare per forza adesso, perché rinviare comporterebbe delle scelte ancora più dolorose in futuro.
Una politica monetaria ancora più stringente si renderà necessaria anche nel 2023, a meno che lo scenario non migliori in maniera forte.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale c'è inoltre la necessità di ricostituire lo spazio fiscale e ritrovare quell'unità e quel coordinamento nell'azione dei governi, che hanno permesso di superare il biennio della pandemia.
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