È una marcia indietro clamorosa quella del governo britannico sulle tasse. Il nuovo cancelliere Jeremy Hunt ha infatti annunciato che verranno annullate quasi tutte le misure fiscali che il Governo aveva proposto appena 3 settimane fa.
Il caos delle tasse
Poco dopo l'insediamento del nuovo Governo Truss, il ministro Kwarteng aveva presentato un piano ambizioso di taglio delle tasse.Il programma di sforbiciate fiscali prevedeva un budget di 45 miliardi di sterline, ma era stato accolto in maniera gelida dai mercati (e dalla politica).
Il timore concreto era di esporre la Gran Bretagna a un indebitamento insostenibile, soprattutto in un momento in cui anche la stessa Bank of England ha preannunciato l'inizio di una imminente e lunga recessione.
Quel piano di tagli delle tasse aveva fatto sprofondare la sterlina (chi sa cos'è lo slippage Forex ne ha quasi visto uno), oltre che innescare un terremoto politico che ha messo in bilico lo stesso governo Truss. La premier adesso prova a salvare la sua poltrona barcollante, mentre è caduta già quella di Kwarteng, dimissionario dopo le feroci critiche al suo programma.
Il dietrofront
Adesso il nuovo cancelliere Hunt ha capovolto lo scenario: anziché tagliare le tasse, preannuncia un aumento per ben 32 miliardi di sterline.
"In un momento in cui i mercati chiedono giustamente un impegno per la sostenibilità delle finanze, non è giusto contrarre prestiti per finanziare" i tagli alle tasse, ha spiegato Hunt.
L'aliquota fiscale sulle imprese salirà dal 19% al 25%, mentre l'aliquota di base per i redditi personali resterà al 20%.
Annotazione: chi ama negoziare la sterlina dovrebbe valutare l'utilizzo della tecnica di Gann trading.
Il cambio di rotta fa bene ai mercati
Questo cambio di rotta sulle tasse ha dato un po' di ossigeno alla stellina, che sta recuperando terreno rispetto al dollaro. Il cambio GBP-USD risale infatti fino a 114 dopo gli annunci del neo cancelliere britannico Jeremy Hunt.
Inoltre il rendimento del Gilt decennale è sceso ulteriormente.
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