mercoledì 9 agosto 2023

Investitori tornano a fare acquisti dopo un martedì di tensione

I listini azionari del vecchio continente sono stati protagonisti di un rimbalzo nella seduta di mercoledì, dopo il profondo rosso del giorno precedente.
A far tornare la voglia di compere negli investitori è la parziale marcia indietro del MeF italiano sulla questione degli extra-profitti delle banche. Proprio gli istituti di credito sono stati interessati da un bel rimbalzo.

La giornata degli investitori

Il clima di tensione che ieri aveva squarciato il tipico torpore estivo degli investitori si è allentato, favorendo la ripresa dei listini.

La Borsa di Milano ha chiuso con l'indice FTSE Mib in rialzo dell'1,3%, a quota 28.308 punti. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 30.308 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,59%); sulla stessa tendenza, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,34%).

Anche nel resto d'Europa gli investitori hanno per lo più comprato. Francoforte segna +0,49% (molti hanno approfittato della volatilità per usare indicatori scalping DAX), Londra +0,80% e Parigi, +0,72%. andamento rialzista anche a Madrid +0,56% e Amsterdam +0,42%.

Chi sale e chi scende

A Piazza Affari le banche sono state le più richieste dagli investitori. Gli istituti hanno marciato compatti all'insù, recuperando complessivamente circa 4 dei 9 miliardi di capitalizzazione bruciati nella seduta precedente.
Alla fine della seduta Fineco è la migliore (+7,1%), seguita da Banco Bpm (+5,4%), Unicredit (+4,4%). Guadagni più moderati per Mediolanum (+2,7%), Mps (+2,5%), Intesa (+2,3%), Bper (+2,2%) e Banca Generali (+1,3%).

Tra le note lieti di giornata spicca Tim (+5,7%), sempre per questioni relativa alla Rete.
Guadagnano anche gli energetici, grazie al petrolio in aumento. Eni e Tenaris guadagnano il 3,2%, Saipem (+2,3%).
Pochi i titoli venduti, tra i uali spicca Generali (-1,1%), nonostante i risultati del semestre in crescita.

Gli altri mercati

Lo spread tra Btp e Bund chiude poco mosso a 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%. 

Sul fronte valutario, l'euro si è mosso poco rispetto al dollaro, con il cambio EURUSD sopra 1,09 mentre l'Alligator trading forex non ha ancora aperto le fauci.
Seduta in frazionale ribasso per l'oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,43%. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell'1,24%.

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