E' un'estate caldissima sul fronte carburanti, perché il prezzo della benzina continua a correre e rende più salate le vacanze. Se in media si attesta sui 2 euro per litro, ha fatto scalpore il caso di un distributore sulla Milano-Varese, che al self come prezzo aveva 2,7 euro.
Una roba folle, che ha manifestato l'inutilità dell'obbligo (da inizio agosto) per i distributori di esporre il prezzo medio regionale.
Accise e prezzo della benzina
Come accade ogni qualvolta il prezzo della benzina cresce, si riaccende la polemica riguardo alla questione delle accise. Da decenni, attraversando tutto lo scacchiere politico da sinistra a destra, si sono fatti proclami per la loro abolizione o quanto meno attenuazione (anche l'attuale coalizione di maggioranza l'ha fatto in campagna elettorale).Però finora nessuno ha messo davvero mano a un problema strutturale complesso, perché chi va al Governo ci pensa due volte prima di eliminare una voce importante per le casse dello Stato (anche molto datata, visto che si tratta di una imposta d'epoca fascista).
Un fiume di denaro per lo Stato
Basti pensare che solamente in questo periodo, tra l’esodo dei vacanzieri appena concluso ed il controesodo delle prossime settimane, il gettito sarà di circa 2,27 miliardi di euro (tra accise e IVA). Secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, nel primo semestre il gettito dell’accisa sui prodotti energetici è cresciuto di 1,8 miliardi di euro, ossia del 20,3%.
Abbassare le accise farebbe felici gli automobilisti, ma priverebbe lo Stato di tasse fondamentali per riempire le proprie casse.
Il peso delle accise
L'Italia vanta un primato davvero poco invidiabile. Siamo il Paese europeo con le accise più alte sul gasolio, mentre quelle sulla benzina ci vedono secondi dietro i Paesi Bassi (secondo un rapporto della società energetica Acea relativo al 2022).
Da noi le accise pesano per il 30% sul costo della benzina e per il 34% su quello del diesel. Per dirla breve, se non ci fossero oggi il prezzo della benzina alla pompa sarebbe su 1,4 euro per litro. Va aggiunto che il prezzo alla pompa viene appesantito anche dall'Iva, che nel nostro Paese è al 22%.
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