giovedì 25 gennaio 2024

Prestiti, cresce l'importo medio dei mutui ma calano le richieste

L'intero 2023 è stato un anno debole per le richieste di mutui, e in generale per i prestiti. Colpa della politica dei tassi di interesse alti, che ha finito per rendere molto più costoso ottenere un finanziamento. Alla fine dell'anno il bilancio complessivo annuale per i mutui segna -17,2%.

I dati sull'importo dei prestiti

Le richieste di mutuo hanno avuto una tendenza negativa per tutti i mesi del 2023, ed era accaduto lo stesso anche nel 2022. Tuttavia, se da una parte le richieste di mutuo sono state decisamente in calo, dall'altra s'è registrato un aumento dell'importo medio richiesto, pari a un valore complessivo di 144.659 euro

Se consideriamo il solo mese di dicembre, si registra un ulteriore balzo del +5,0% che porta l'ammontare medio a 152.550 euro.
Tanto il dato mensile di dicembre, quanto quello annuale complessivo, rappresentano un picco per gli ultimi 10 anni.

Fasce di età e di prezzo

Analizzando i dati, si conferma che la fascia di importo preferita dalle famiglie italiane è quella compresa tra i 100.000 e 150.000 euro. E' infatti richiesta dal 29,5% del totale. A seguire, si posiziona la classe di importo 150.000-300.000 euro con una percentuale del 25,9%. Quasi il 40% richiede prestiti per cifre fino a 100.000 euro, e solo il 5,1% supera i 300.000 euro.

Se analizziamo le fasce di età di chi richiede un mutuo, oltre il 60% ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre il 33,3% è composto dalla fascia dei 45-64 anni.
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Durata e surroga

Per quanto riguarda la scadenza dei prestiti richiesti, circa l'80% ha un orizzonte temporale superiore ai 15 anni. Infatti se da un lato questo gonfia il peso delle singole rate, dall'altro consente alle famiglie di appesantire meno il bilancio familiare, grazie a più rate dilazionate nel tempo.

Va evidenziato che a causa del progressivo aumento dei tassi di interesse, molte famiglie hanno deciso di effettuare operazioni di surroga (con il passaggio da un mutuo a tasso variabile verso uno a fisso). Molte famiglie avevano acceso un mutuo variabile negli anni in cui i tassi erano quasi a zero, ma nel giro di un paio di anni si sono ritrovate con conti salatissimi e in costante aumento per via della stretta monetaria della Bce.

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