Come vanno i consumi
Alcuni numeri riguardo l'andamento dei consumi sono stati forniti da Ismea. Nel carrello della spesa c'è il 5% in più di ortaggi freschi, il 7% in più di miele, l'8% in più di uova, mentre pollo, pesce e formaggi aumentano rispettivamente di 6%, 4% e 5%. Aumenta anche il consumo di pane fresco del 5%, ed un lieve incremento lo registra anche la pasta fresca (2%). Il prodotto però che in assoluto registra l'aumento maggiore da un anno all'altro in termini di consumi è l'olio extravergine di oliva, con un aumento del 15 per cento.
Dieta mediterranea patrimonio Unesco
L'incremento dei consumi di prodotti freschi è un'ottima notizia, che arriva proprio mentre ancora si festeggia l'anniversario dell'iscrizione della dieta mediterranea nel patrimonio culturale immateriale dell'Unesco (a novembre 2010), e mentre è appena giunto un analogo riconoscimento per la cucina italiana.
La cosa importante comunque è il ritorno all'interno del carrello della spesa dei prodotti freschi, capaci di tornare al centro delle scelte delle famiglie. Tutto questo evidenzia un crescente ritorno di attenzione a quello che si mette a tavola, alla qualità e salubrità dell'alimentazione quotidiana.
Le minacce al made in Italy
Questo scenario arriva però in concomitanza con alcuni fenomeni allarmanti. Due prodotti simbolo del made in Italy e della qualità ed eccellenza della produzione italiana sono sotto attacco. Parliamo del grano e dell'olio d'oliva. Sono in costante crescita le importazioni di prodotti stranieri di bassissima qualità, che oltre a rappresentare un pericolo per la salute dei consumatori, mettono a rischio il lavoro di migliaia di agricoltori italiani.
Come sottolinea Coldiretti, la concorrenza straniera a basso costo fa crollare le quotazioni all'origine, anche perché spesso i paesi di provenienza adottano delle normative estremamente permissive mentre i nostri produttori sono sottoposti a controlli e regole molto più rigide poste a tutela della salute.

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