Purtroppo ci ha già preso una volta anticipando la crisi dei subprime del 2008, ed è per questo che il suo parere adesso fa tremare gli italiani e le banche italiane. Lui è Steven Eisman, l'uomo che con le sue puntate "short" ha ispirato addirittura un film (“ La grande scommessa”) ed ha appena dichiarato che la prossima crisi finanziaria verrà causata dalle banche italiane.
Il motivo? Troppi crediti deteriorati, che sono sopravvalutati nei bilanci degli istituti.
Il problema dei crediti delle banche italiane
Secondo Eisman se quei crediti fossero valutati nel modo corretto, allora si trasformerebbero in sofferenze tante e tali da spazzare via il capitale degli istituti. Lo sostiene nel corso di un'intervista al Guardian: "L'Europa è fregata, voi tutti siete fregati" , dice lui.
Fece qualcosa di simile alcuni anni fa, pronosticando la grave crisi dei subprime.
Gli istituti di credito italiani tengono in portafoglio montagne di sofferenze, con un valore che si aggira tra il 45 e il 50% del valore originale, quando in realtà dovrebbero svalutare questi prestiti inesigibili. Quando ci sono offerte da parte di società e banche specializzate nella gestione di tali prestiti, il massimo di valutazione alla quale si arriva è del 20%, ovvero meno della metà di quello che li valutano le banche che li detengono.
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Complessivamente si parla di più di 300 miliardi di euro in sofferenze lorde. Ovvero il 17% del Pil italiano. Secondo Eisman, quando giungerà il momento in cui le banche dovranno riconoscere il reale valore dei crediti deteriorati, allora il loro capitale verrà azzerato e da un giorno all'altro questi istituti risulterebbero "insolventi".
Aggiunge Eisman: "Ma spero di sbagliarmi".
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