Dopo una prima parte di 2016 vissuta in grande ascesa, l'euro ha pesantemente invertito la corsa e negli ultimi mesi ha cominciato a scivolare sempre di più nei confronti del dollaro. Una tendenza che è andata acuendosi notevolmente nell'ultimo periodo, tanto che nel trimestre appena concluso la valuta unica secondo la pittaforma AvaTrade ha perso circa il 5,3% nei riguardi del biglietto verde (vedi qui AvaTrade opinioni).
Il difficile rapporto tra dollaro ed euro
La settimana che si è appena conclusa sui mercati valutari, ha tuttavia posto un argine alla discesa. La valuta unica infatti ha chiuso con un bilancio di parità contro l'USD a quota 1,059. Nell'ultimo mese ha perso circa il 2,79%, mentre di recente è tornata ai livelli di dicembre 2015.
Alle porte c'è adesso una settimana molto intensa, che si aprirà con il discorso del governatore della BCE Mario Draghi. Domani alla sala Paul-Henri Spaak di Bruxelles, il numero uno della Banca Centrale europea parlerà alla Commissione per i problemi economici e monetari.
Il discorso di Draghi non dovrebbe riservare alcuna sorpresa. Del resto già nelle ultime settimane il presidente BCE ha avuto modo di chiarire molte volte la propria posizione, e non ha mai cambiare nulla delle proprie idee.
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La chiusura della settimana invece sarà dominata dal referendum costituzionale italiano. Quello che accadrà il prossimo 4 dicembre secondo molti potrà avere una grossa influenza sul rapporto tra euro e dollaro, soprattutto se dovesse avere la meglio il fronte del "no". In quel caso infatti si addenserebbero ulteriori nubi sul futuro dell'euro, e questo potrebbe spingere il cross Eur-Usd ulteriormente verso il basso.
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